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LNA«Il powerplay e Elvis le armi dell'HCL. Ambrì? Devono uscire i giocatori d'esperienza»

02.03.17 - 12:06
Manuele Celio ha inquadrato playoff e playout: «A livello di potenziale chiaramente lo Zurigo ha qualcosa in più, ma il Lugano ha senza dubbio le sue carte da giocarsi»
Michel Passos Zylberberg
«Il powerplay e Elvis le armi dell'HCL. Ambrì? Devono uscire i giocatori d'esperienza»
Manuele Celio ha inquadrato playoff e playout: «A livello di potenziale chiaramente lo Zurigo ha qualcosa in più, ma il Lugano ha senza dubbio le sue carte da giocarsi»
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LUGANO - È sempre più alta la febbre in vista dei playoff di LNA che scatteranno nella serata di sabato 4 marzo. 

Tra le quattro sfide in programma c'è anche quella che opporrà lo Zurigo al Lugano: sulla carta - e dando uno sguardo alla classifica scaturita dopo la Regular Season - l'esito pare scontato. Attenzione però alla formazione di Ireland, in costante crescita e desiderosa di mettere il bastone tra le ruote ai Leoni zurighesi.

Come vede la sfida Manuele Celio, attuale allenatore degli Juniori Elite dei GCK Lions? 

 «Il Lugano è in una fase ascendente e, sulle sue spalle, non ha molta pressione. L’anno scorso lo Zurigo fu eliminato già ai quarti e dovrà cercare di liberare la testa da questo peso. Per i bianconeri sarà importante partire bene. A livello di potenziale chiaramente i Lions hanno qualcosa in più, ma il Lugano ha senza dubbio le sue carte da giocarsi. La squadra di Ireland potrebbe sorprendere lo Zurigo con il suo powerplay e con le prestazioni di Merzlikins. Se questi due “fattori” funzioneranno ecco che la sfida potrebbe rivelarsi equilibrata».

Dove il Lugano potrebbe dar fastidio al suo avversario?
«In campionato lo Zurigo molto spesso ha incassato dei gol in contropiede. È una squadra che attacca molto e che crea tanti pericoli davanti, di conseguenza gli capita di concedere qualcosa in zona difensiva».

In regular season i Lions hanno perso diversi punti all'Hallenstadion...
«Esattamente, in stagione hanno avuto alcuni incontri in cui davanti al proprio pubblico non sono risultati ispiratissimi. Difatti iniziare i playoff in casa non sempre è un vantaggio, soprattutto per una squadra che ha chiuso la stagione regolare al secondo posto. Già gara-1 la vedo molto importante».

Dal Lugano è lecito attendersi qualche spunto in più dai propri stranieri...
«In una squadra tutti sono importanti, non parlerei solo di stranieri. Serve che ognuno rispetti il proprio ruolo e che si sacrifichi per la squadra». 

In generale Manuele Celio come vede i playoff? Chi è favorito?
«Chiaramente Berna e Zurigo hanno dimostrato di essere le più regolari e le più accreditate per vincere. Il Davos è abbastanza giovane e tra le loro fila ha due portieri alla prima esperienza nei playoff. Il Losanna può continuare a sorprendere a mio avviso. Lo Zugo, invece, alterna troppi alti e bassi. Al Bienne non darei molto credito. Il Servette non saprei, bisognerà vedere le prestazioni di Mayer visto che nelle ultime stagioni non sempre si è dimostrato un portiere da playoff». 

...e l'Ambrì? Si salverà?
«Io spero che riescano a trovare un assetto di gioco vincente e una certa continuità. In squadra l'Ambrì ha diversi giocatori d'esperienza che sanno come si gestiscono i momenti difficili. D'altro canto hanno in rosa alcuni elementi che l'anno prossimo andranno via, in questo caso bisogna sperare che diano il massimo fino alla fine. Faccio comunque un grosso in bocca al lupo ai leventinesi». 

 

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COMMENTI
 

sergejville 7 anni fa su tio
Condivido le parole di Celio: ZSC più forte in tutto e soprattutto pieno di talento (15 attaccanti forti...). Solo a livello di portieri c'è incognita ma cmq Flüeler ha tanta esperienza. Solo a livello di tifosi non c'è partita: bianconeri nettamente più caldi e rumorosi. Però l'Hallenstadion potrebbe avere un certo peso sugli zebrati (ma mai come alla BernArena...).

Frankeat 7 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Avremo anche il settimo giocatore con il nostro tifo, ma sarebbe meglio essere più forti con gli altri sei in pista e purtroppo non sarà così. Ma lasciamoci stupire.
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