LNB«Rockets oltre le più rosee aspettative, ma l'anno prossimo vogliamo più pubblico»

BIASCA - I Ticino Rockets come un diesel. Partiti piano ma con la chiara intenzione di imparare molto e di guadagnarsi il rispetto delle altre 11 squadre di LNB, i rivieraschi con il passare delle partite hanno avuto una crescita esponenziale. Tanto che qualche settimana fa la squadra di Cereda era lì, un po' inaspettatamente, a giocarsi un posto nei playoff. 

Società, staff tecnico e soprattutto giocatori hanno insomma messo il turbo dopo una prima parte di campionato di apprendistato. 

Quando mancano due partite al termine della Regular Season - venerdì in casa contro i Red Ice di Martigny e domenica a Langenthal - abbiamo stilato un bilancio con il presidente dei "Razzi" Davide Mottis. 

Davide Mottis, qual è il suo bilancio?
«Siamo estremamente soddisfatti dall'andamento della stagione che per certi versi è andata oltre le più rosee aspettative. Nessuno ad inizio stagione pensava che la nostra compagine potesse arrivare a lottare per i playoff, viste soprattutto la media età e l'assenza di giocatori stranieri. A dispetto dunque di chi sosteneva che i Rockets non avessero nessun obiettivo sportivo, alla fine i ragazzi sono stati bravi a crearselo».

Riuscire a mettersi alle spalle 1 o 2 squadre è sicuramente qualcosa di molto bello e per certi versi inaspettato... 
«Sicuramente. A titolo di esempio nel campionato passato la neopromossa Winterthur non fece tutti i punti che siamo riusciti a fare noi quest'anno (24 quelli conquistati dagli zurighesi contro i 39 attuali dei Rockets, ndr). Questo è sicuramente un altro motivo d'orgoglio». 

Settimana scorsa avete annunciato il rinnovo della collaborazione con Cereda. È stato facile per tutte le parti coinvolte trovare questo accordo?
«Lui è sotto contratto con l'Ambrì. Con la società biancoblù ha discusso varie volte sia sul suo percorso formativo personale che su quello inerente alla formazione dei giovani. Penso che per Luca e per tutto il movimento questa sia una buona soluzione». 

C'è un aspetto che quest'anno non l'ha convinta?
«Come ho già detto più volte sicuramente il pubblico. Le concomitanze con le partite di Ambrì e Lugano non ci hanno di certo aiutato. In vista del campionato prossimo stiamo valutando delle soluzioni per migliorare la nostra offerta. Siamo d'altro canto convinti che dopo la buona stagione disputata quest'anno la gente capirà che quella dei Rockets è una squadra che va sostenuta. Ad inizio campionato devo dire che c'era anche un po' di scetticismo sulla riuscita del progetto, ed invece...». 

A livello tecnico cosa dobbiamo attenderci in vista del campionato venturo?
«Sugli aspetti tecnici non mi immischio. So che Luca Cereda e i due direttori sportivi di Ambrì e Lugano stanno pianificando la prossima stagione con l'innesto di due-tre giovani provenienti dalle rispettive squadre degli Juniori Elite. Se ne saprà di più nelle prossime settimane». 

È confermato l'ingaggio di 1-2 elementi d'esperienza che andranno ad affiancare i giovani?
«Questo sì posso confermarlo. Uno o due elementi "maturi" verranno messi sotto contratto. Abbiamo pensato che questa soluzione possa essere di aiuto per i nostri giovani».

Davide Mottis, ex vice-presidente dell'Ambrì, cosa pensa dell'arrocco Kossmann-Dwyer?
«Penso che bisognava fare qualcosa. Il profilo del nuovo allenatore è convincente, nello scorso weekend c'è stata la prima scossa di questo cambiamento. Ora bisogna lasciarlo lavorare poiché le prossime partite saranno davvero determinanti per il raggiungimento della salvezza».

Salvezza dell'Ambrì che è vitale anche per la sopravvivenza dei Rockets...
«Tocchiamo ferro, ma non ho molti timori...».

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