Tre punti per i biancoblù – nel derby di sabato – e tre per i bianconeri che domenica si sono rifatti alla grande contro lo Zugo
AMBRÌ/LUGANO - Nonostante una sconfitta subita per parte, Ambrì e Lugano possono sorridere. I leventinesi, con Dwyer in panchina, hanno mostrato fame, cattiveria e la giusta voglia di invertire la tendenza dei primi mesi di questo campionato sia nel derby vinto meritatamente contro i cugini (4-1), sia a Davos nonostante il 2-3 conclusivo. La forza di volontà, anche nel recuperare un doppio vantaggio in terra grigionese, non è venuta meno: il cammino verso la salvezza è ancora lungo ma nei playout (da ieri sicuri), giocando così, i biancoblù potranno soffrire meno del previsto confermando in tal modo la bontà della scelta della società di sostituire Kossmann con l'ex head coach dello Medvescak Zagabria.
In casa Lugano, invece, il weekend ha mostrato nuovamente che quella bianconera è una truppa capace di tutto e del suo stesso contrario anche all’interno del medesimo match. Apatico, stucchevole e inconcludente sabato in terra leventinese, il complesso sottocenerino ha cambiato volto come d’incanto domenica contro lo Zugo, indirizzando subito sulla giusta strada il complicato match giocando due tempi da grande squadra. Peccato che le solite sciocchezze, leggasi la penalità incassata da Lapierre, abbiano riportato pericolosamente in partita i Tori, prima del sigillo finale di Brunner (5-3); capire questa squadra e i suoi complicati equilibri richiederebbe un’analisi psicoanalitica approfondita. Domenica, inoltre, Ireland ha dato fiducia a Zackrisson, preferendolo a un Martensson che alla Valascia è sembrato vagare senza meta. Ora i punti di vantaggio sul Langnau sono 6: con quattro partite da disputare (ai Tigers ne mancano cinque), le lunghezze da difendere non sono molte, ma neanche pochissime.
La pausa per le nazionali si spera possa servire sia all’Ambrì che al Lugano per recuperare energie fisiche e mentali per concludere al meglio la regular season e lanciare alla perfezione i playout e i playoff.