Fiacco e arrendevole lo scorso weekend, l'Ambrì deve reagire per non perdere altro terreno dal decimo posto. Fiducia, forza (da ritrovare) e una stagione complicata: parla Hans Kossmann
AMBRÌ - Scivolato nuovamente all’ultimo posto e uscito malconcio da un weekend da incubo, l’Ambrì di Kossmann deve scavare nel profondo, ritrovare morale, mordente ed energia per la volata finale che porterà all’ormai inevitabile girone playout. Reagire, tornare a fare punti già dai match contro Zugo e Langnau per non arrivarci in una posizione già compromessa - il decimo posto dista ora 8 lunghezze - è fondamentale. La squadra, decisamente molle e arrendevole nelle ultime uscite, ha ancora la forza per superare questo momento no?
«Francamente posso dire che abbiamo un gruppo capace di farlo», ha esordito Hans Kossmann. «Guardando la classifica è però evidente che ci servono punti e anche alla svelta, senza possiamo anche dimenticarci del nono o decimo posto».
Sfuggito il sogno playoff, ora l’obiettivo è una salvezza serena. «Chiaro. Pensarci e sbattere la testa non vuol però dire migliorare automaticamente la situazione. L’importante è che il gruppo sia intatto e continui a lavorare, tenendo lontano le energie negative. Fin qui è stata una stagione bizzarra, ho la sensazione che siamo sempre stati vicini alle rivali ma, allo stesso tempo, ci è sempre mancato qualcosa».
Stagione bizzarra e un po’ (un po' tanto...) "triste" per i tifosi; campionato iniziato con sei sconfitte filate e proseguito con pochissimi sussulti. «Lo capisco, la cosa più difficile è che ora diventa complicato trovare qualcosa di positivo nella stagione, questo però non può cambiare il nostro modo di lavorare. Non è il momento di buttare tutto nella spazzatura. Non possiamo dire che la stagione è positiva, ovviamente non bisogna dire che tutto va bene. Non va tutto bene… ma la squadra lavora. Da dopo Natale non ho la sensazione che la squadra abbia giocato male, il problema è che commettiamo errori e concediamo reti troppo facili agli avversari come contro lo Zurigo. Quando sbagliamo prendiamo gol e questo va cambiato se vogliamo uscire dal momento negativo. Nel nuovo anno ci sono stati 2-3 match che avremmo dovuto assolutamente vincere, come contro Zugo e Ginevra in casa. Il problema è che in tutti i match persi non abbiamo segnato in powerplay, sono 4 partite che non segniamo in superiorità numerica. Non è una critica, si sa che non è facile, ma abbiamo bisogno di trovare soluzioni. Il powerplay fa la differenza».
Domanda diretta, Hans Kossmann sente ancora la fiducia dei giocatori? «Sì. Non è nemmeno tutto rose e fiori, ci sono fasi difficili, ma non penso che i giocatori credano che tutto possa cambiare in un batter d’occhio cambiando l’allenatore, sono realisti».
Spesso l’esonero del coach è la soluzione più scontata, con una scossa iniziale che va scemando sul lungo periodo. «È così. A volte è troppo facile. Io qui ho la sensazione che la squadra ci sia e che sia presente. Non sono “il” cattivo, non mi detestano, do e ricevo. Ora il gruppo ha perso un po’ di fiducia e morale e sappiamo che i playoff sono andati. Adesso però non diventa nemmeno più facile… se non muoviamo il c*** e non facciamo punti in fretta sarà lunga e difficile».
Anche perché non c’è una vera “Cenerentola”. Il girone playout sarà davvero tosto, l’eventuale finale non da meno... «Esattamente. Il Kloten, oltre all’innesto di Cunti, ha recuperato elementi importanti come Ramholt e Sanguinetti, è una buona squadra. Il Langnau è un team solido, da diverso tempo gioca un buon hockey. Non ci sono avversarie facili e ne siamo coscienti, ma non possiamo farci prendere dal panico. Le “big” di LNB? Per ora non ci vogliamo pensare, c’è ancora tempo e abbiamo tutte le possibilità per evitare tutto ciò. Ora ogni punto conta, vogliamo diminuire il divario dalla decima: ci sono ancora molti match da giocare e ci siamo già fatti sfuggire tanti punti. Reazione? Me l’aspetto ogni giorno».
Di questi tempi sta facendo discutere anche la gestione dei portieri. Zurkirchen (ai saluti…) gioca con continuità, mentre Descloux - già certo di rimanere in Leventina anche l’anno prossimo - ha poco ghiaccio a disposizione. Il giovane in prestito dal Ginevra potrà trovare più spazio? «È qualcosa su cui ho riflettuto davvero molto. Gauthier non ha giocato di più solo perché in dicembre abbiamo disputato solo 5 partite. Ad inizio stagione siamo partiti impiegando molto Sandro e per un periodo è andata bene. Ora ogni weekend posso impiegare uno o l'altro».
Anche perché Zurkirchen sembra un po’ in calo. «Nei primi mesi è stato fantastico, ma noi non riuscivamo a segnare e non abbiamo sfruttato al meglio il suo contributo. Ora la squadra gioca abbastanza bene e lui non ha più reso come all’inizio. Ne ho parlato con lui e lo sa. Non c’è nessun problema, ci servono anche i suoi big save per vincere le partite», ha concluso Hans Kossmann.