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TOP E FLOPFuchs e Fazzini, fenomeni in erba. Ma anche le vecchie volpi lasciano il segno

16.01.17 - 07:01
I due attaccanti, oltre a Ngoy e Monnet, sono stati tra i pochi a salvarsi nei disastri di bianconeri e biancoblù
Fuchs e Fazzini, fenomeni in erba. Ma anche le vecchie volpi lasciano il segno
I due attaccanti, oltre a Ngoy e Monnet, sono stati tra i pochi a salvarsi nei disastri di bianconeri e biancoblù

La vostra Top of the Week - 15

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.
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LUGANO/AMBRÌ – Il Lugano si è salvato con la solita vittoria interna, l'Ambrì è stato pessimo. Tenuto conto di ciò, tenuto conto di quanto combinato nel weekend dalle due ticinesi, disegnare una squadra “top” tra bianconeri e biancoblù – potete capirlo – è stato davvero complicato. Qualche guizzo, in ogni caso, c'è stato. Qualche eccellenza, nonostante le imperfezioni, i problemi e gli errori, l'abbiamo trovata.

Chi? Quale? Nelle prossime righe troverete quelli che, a nostro parere, sono stati i migliori. Come sempre, se il nostro giudizio non vi convince, potete votare nel sondaggio e, così, darci una mano nel completare il “vero” top team del fine settimana.

Top of the week ticinese:
Portiere: Sandro Zurkirchen (Ambrì)
Difensori: Philippe Furrer (Lugano), Michaël Ngoy (Ambrì)
Attaccanti: Jason Fuchs (Ambrì), Thibaut Monnet (Ambrì), Luca Fazzini (Lugano)
Top assoluto: Herren e Jeffrey
Flop assoluto: Tirkkonen

Sandro Zurkirchen: A differenza di altre volte non è stato eccelso. Nella partita più difficile dell'Ambrì, quella di Bienne, nella quale i suoi compagni si sono dimenticati di giocare per 40', ha però fatto il suo lavoro. È soprattutto merito suo, delle sue parate nei primi due tempi, se, nonostante una prestazione pessima, i biancoblù hanno potuto – nel terzo tempo – almeno sperare di recuperare sui bernesi.

Philippe Furrer: Il meno peggio della difesa bianconera. Di quella specie di colabrodo che, ogni volta che il teatro nella quale va in scena lo spettacolo non è la Resega, comincia a far acqua da tutte le parti. Mobile, cattivo, attento, il buon Philippe ha cercato di mettere qualche pezza per coprire gli errori altrui. Non sempre ci è riuscito.

Michaël Ngoy: Un gol, un assist e tanta voglia: l'esperto difensore ha confermato una volta ancora di essere un uomo affidabile e sempre pronto al sacrificio. Se l'Ambrì è riuscito a spremere solo un punto dai match contro Bienne e Ginevra non è certo per colpa del 35enne, che almeno sul piano personale, è riuscito a regalarsi un weekend positivo.

Jason Fuchs: Tre punti in due partite, tante iniziative, tanta positività, qualche errore. Cosa chiedere di più a un 21enne in rampa di lancio, a un giocatore che, si valutassero solo entusiasmo e fame, sarebbe già un big della LNA? Magari di rimanere in Leventina anche in futuro. Ah, no, questo non succederà... con gran rammarico dei tifosi biancoblù.

Thibaut Monnet: Il vecchio guerriero non ha ancora voglia di arrendersi. O almeno, lui è stato, nel fine settimana appena concluso, uno dei biancoblù che ha mostrato di avere ancora testa e “benzina” per combattere. A segno contro il Bienne, per il punto della speranza, contro il Ginevra il 34enne non è riuscito a ripetersi. A braccetto con Fuchs ha però creato più di un grattacapo a Mayer.

Luca Fazzini: Godot è finalmente arrivato. La giovane promessa dalle qualità immense ma con la testa “leggera” si è finalmente trasformata in un professionista vero. In un giocatore vero. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In questa stagione ha firmato quasi tanti gol quanti ne aveva fatti nei suoi primi quattro anni a Lugano. Se solo i bianconeri fossero una squadra equilibrata...

Top assoluto – Herren e Jeffrey: Sei gol e un assist in due in un weekend bastano per guadagnare il trono della Lega? Diremmo di sì. Il 25enne svizzero e il 28enne canadese hanno fatto a fettine, con le loro iniziative e le loro conclusioni, Kloten e Zurigo, risultando determinanti nei due successi centrati dal super Losanna di quest'ultimo periodo. I vodesi stanno volando: se anche nei playoff sapranno mantenere questa condizione e convinzione saranno un avversario temibile per tutti.

Flop assoluto – Tirkkonen: Il finlandesone si è perso. C'era una volta un Kloten bello, convincente e vincente, un Kloten in grado di tenere il passo delle prime tre-quattro squadre della graduatoria. Quel Kloten non c'è più. E il crollo, forse è solo una coincidenza, è cominciato una ventina di match fa, ovvero giusto dopo che il 48enne ha firmato il rinnovo di contratto. Motivazioni diminuite, incomprensioni, sbagli? Non è dato saperlo. Sta di fatto che una squadra che pareva poter recitare un ruolo da protagonista assoluta in campionato, ora deve sperare in un mezzo miracolo per acciuffare i playoff. I 15 punti raccolti nelle ultime 20 uscite sono davvero pochini...

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