I bianconeri hanno battuto per 4-3 anche il Mountfield grazie a una bella doppietta di Hofmann. In casa luganese ci sono da valutare le condizioni del portiere infortunatosi in partita
DAVOS - Dopo aver esordito con una convincente vittoria contro l’Avtomoblist, il Lugano mercoledì ha disputato la sua seconda partita della 90esima edizione della Coppa Spengler. I bianconeri hanno affrontato e battuto i cechi del Mountfield per 4-3 e sono così approdati alle semifinali: i ticinesi sorridono, ma devono analizzare l’infortunio patito da Manzato.
Nel primo tempo equilibrato e fisico, il Lugano ha riscoperto l’istinto da goleador di Gregory Hofmann. Il numero 15, evidentemente, quando respira l’aria della Spengler riesce sempre a dare il meglio di sé: la doppietta firmata nel breve volgere di 7’ (12’ e 19’) ha messo in evidenza tutte le sue qualità sia nel tiro che nella lettura del gioco. Nel frattempo, anche aiutato dalla retroguardia bianconera non perfetta nell’occasione, il Mountfield era riuscito a portarsi momentaneamente in parità con Simanek (12’).
Tornati in pista dopo la prima pausa, sul ghiaccio si è visto praticamente solo il Lugano: i cechi hanno tenuto il disco ma non sono praticamente mai riusciti a pungere dalle parti di Manzato. I bianconeri, invece, hanno sfruttato le occasioni create grazie a due veri e propri gioielli: Fazzini (30’), da posizione defilata e dopo un grande gioco di bastone, e il nuovo arrivato Vesce (31’) hanno trovato due traiettorie perfette e infide che non hanno lasciato scampo a Rybar, sostituito da lì a poco da Kacetl.
Col triplo vantaggio a propria disposizione, i ticinesi hanno provato ad abbassare i ritmi e a difendere la seconda vittoria consecutiva. Come spesso accade, però, quando provi a gestire, rischi di incappare negli errori: una disattenzione di Wilson, infatti, ha permesso a Dzerins di superare per una seconda volta Manzato (44'). Lo stesso numero 84 bianconero, però, ha dovuto lasciare il ghiaccio al 52’: un movimento sfortunato lo ha costretto ad alzare bandiera bianca. Proprio in quest’occasione, col portiere luganese steso sul ghiaccio e dolorante, i cechi hanno trovato la terza rete con Cerveny che ha così sfruttato il mancato fischio arbitrale, mancando “forse” di fair play.
Il Mountfield si è dunque trovato a un passo dalla clamorosa rimonta, ma Merzlikins è stato abile a dire sempre di “no”. Il Lugano ha così potuto festeggiare il secondo successo che gli ha permesso di vincere il Gruppo Torriani, di volare direttamente in semifinale e di avere un nuovo giorno libero domani. Tutto perfetto, tutto nei piani, se non ci fosse il grattacapo relativo a Manzato da affrontare...
LUGANO-MOUNTFIELD 4-3 (2-1; 2-0; 0-2)
Reti: 11’18 Hofmann (Wilson/5c4) 1-0; 11’53 Simanek (Cerveny, Dzerins) 1-1; 18’35 Hofmann 2-1; 29’23 Fazzini (Lapierre) 3-1; 30’51 Vesce (Klasen/6c5) 4-1; 43’06 Dzerins (4c5!) 4-2; 51’42 Cerneny 4-3.
LUGANO: Manzato (51’42 Merzlikins); Chiesa, Furrer, Wilson, Wisniewski; Heinrich, Ulmer; Hirschi, Sartori; Klasen, Martensson, Vesce; Hofmann, Zackrisson, Bürgler; Sannitz, Lapierre, Walker; Bertaggia, Gardner, Fazzini.