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LNBTicino Rockets, è tempo di primi bilanci: «I feedback che riceviamo da Ambrì e Lugano sono positivi»

21.12.16 - 22:03
Davide Mottis, presidente dei Ticino Rockets, è soddisfatto dei primi mesi di vita della nuova realtà hockeystica cantonale
TiPress
Ticino Rockets, è tempo di primi bilanci: «I feedback che riceviamo da Ambrì e Lugano sono positivi»
Davide Mottis, presidente dei Ticino Rockets, è soddisfatto dei primi mesi di vita della nuova realtà hockeystica cantonale
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BIASCA - Il progetto Ticino Rockets, in sede di presentazione, aveva raccolto molti consensi. Quattro mesi dopo esser ufficialmente partiti qual è il bilancio intermedio? Cosa è andato bene? Dove ci sono margini di miglioramento? Ne abbiamo parlato con il presidente Davide Mottis.  

Presidente Mottis, come giudica i primi mesi di vita dei Rockets?
«Essendo una macchina nuova ci sono sicuramente alcuni aspetti da migliorare. Ad ogni modo siamo molto soddisfatti di questi primi mesi. I ragazzi stanno maturando dopo un inizio in cui bisognava giustamente prendere confidenza con il nuovo campionato. Ora i risultati, nonostante non siano la nostra priorità, cominciano ad arrivare». 

Lugano e Ambrì sono dunque soddisfatti di questo nuovo progetto?
«La cosa che ci rallegra ancora di più sono i feedback che, quando i ragazzi vanno ad allenarsi con Ambrì e Lugano, riceviamo dalle due società. Stiamo insomma andando nella direzione giusta». 

Nelle ultime partite pure i risultati hanno cominciato ad essere dalla vostra parte...
«I risultati sono un po' il frutto del duro lavoro. Non nascondo che faccia piacere vincere qualche partita, questo malgrado non abbiamo nessun assillo di classifica. Siamo inoltre contenti che la collaborazione tra Ambrì, Lugano, GDT e le altre società ticinese funzioni molto bene. Tra i direttori sportivi delle due compagini di LNA c'è molto dialogo, inizialmente non era evidente mettere tutti insieme ma ora non possiamo che essere soddisfatti». 

Il punto dolente sono gli spettatori che non sempre rispondono presente...
«Sicuramente. Alla vigilia del campionato non ci aspettavamo delle cifre esorbitanti, ma sicuramente qualcosa in più sì. Diciamo una media di 100-200 spettatori in più era lecito attendersela». 

E a livello finanziario come siete messi?
«A livello di costi, sui dati intermedi che abbiamo, il nostro budget è perfettamente rispettato, mentre per quel che concerne le entrate ci mancano in prospettiva proprio quei 100-150'000.- derivanti dal pubblico».

Qualcosa è già stato fatto: state pensando a qualche iniziativa per avvicinare maggiormente il pubblico?
«Stiamo cercando di mettere in piedi diverse iniziative, tra cui quella di invitare i giocatori di Ambrì e Lugano alle partite. Inoltre, come già annunciato, in gennaio (il 15, ndr) giocheremo una gara alla Resega e siamo in discussione per organizzarne una anche alla Valascia. Insomma l'obiettivo è quello di avvicinare più gente a questa bella realtà». 

L'ingaggio di uno straniero è un'eventualità che prendete in considerazione?
«Noi siamo a disposizione di Ambrì e Lugano qualora volessero darci uno straniero, ma da parte nostra non è previsto l'inserimento in rosa di un giocatore d'importazione. Ciò che potremmo pensare per l'anno prossimo è l'ingaggio di 1 o 2 giocatori svizzeri d'esperienza così da dare un appoggio ulteriore ai nostri ragazzi sullo stile di ciò che hanno fatto quest'anno i GCK Lions con Sidler e Liniger».

Soprattutto ad Ambrì si sente spesso parlare dei vari Pinana, Hrabec, ecc.. Secondo Lei c'è qualcuno pronto per il grande salto in LNA?
«Non sono valutazioni mie. Da quel che mi dicono i tecnici però posso rispondere di sì, ci sono dei ragazzi pronti per compiere il passo in LNA sia in direzione di Ambrì che in direzione di Lugano. Alla Resega abbiamo già avuto l'esempio di Elia Riva. Anche per i leventinesi ci sono alcuni elementi pronti. I tifosi però dovranno avere pazienza, poiché il salto dalla LNB alla LNA non è di certo qualcosa di evidente». 

 

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