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TOP E FLOPSolo Emmerton pianta la bandiera nel regno bianconero

12.12.16 - 07:00
Cinque dei sei “ticinesi” scelti per la squadra della settimana sono del Lugano. Poi c'è il centro canadese dell'Ambrì
Solo Emmerton pianta la bandiera nel regno bianconero
Cinque dei sei “ticinesi” scelti per la squadra della settimana sono del Lugano. Poi c'è il centro canadese dell'Ambrì

La vostra top of the Week - 14

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.
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LUGANO/AMBRÌ - Un super Lugano e un Ambrì tornato a sorridere solo nello scontro tra fanalini di coda con il Friborgo, dopo aver subito una scoppola clamorosa nel derby: questo ci ha regalato la settimana di hockey. Una sette giorni intensissima nella quale si è applaudito la rinascita – o forse è meglio dire l'uscita dalla crisi – dei bianconeri e, probabilmente, l'addio a ogni sogno di gloria dei biancoblù. Con otto punti (in tre match) conquistati, è ovvio che i sottocenerini abbiano monopolizzato la Top of the Week, nella quale l'unica bandiera leventinese l'ha piantata, e fatta sventolare, Cory Emmerton.

Le nostre scelte vi convincono? Qualora non fosse così avete la possibilità di indicare, nel sondaggio allegato all'articolo, qual è la vostra top-6. Sarà solo quel risultato a decretare davvero i migliori “ticinesi” della settimana.

Top of the week ticinese:
Portiere: Elvis Merzlikins (Lugano)
Difensori: Philippe Furrer (Lugano), Steve Hirschi (Lugano)
Attaccanti: Dario Bürgler (Lugano), Cory Emmerton (Ambrì), Linus Klasen (Lugano)
Top assoluto: Doug Shedden (Lugano)
Flop assoluto: Friborgo

Elvis Merzlikins: Reduce da un periodo di scarsa brillantezza, risponde da campione infilando una settimana quasi perfetta. Prima le due reti subite (ma anche i tanti salvataggi, compresi i rigori) contro il Ginevra, poi la porta inviolata a Davos e, infine, l'ottimo derby, con un gol su due incassato quando i suoi avevano già la pancia piena. Ritrovato. E non può che essere una buona notizia per i bianconeri.

Philippe Furrer: Tanta sostanza e il premio del gol nel derby: il 31enne bernese è stato uno dei grandi protagonisti nella settimana del Lugano. A volte non lo si vede troppo in pista ma... lo si sente. Finora poco fortunato per quanto riguarda i guai fisici, è una colonna dei bianconeri: via lui sono guai.

Steve Hirschi: Vale il discorso fatto per Furrer: potrà anche non essere appariscente, però quando non c'è la sua mancanza si... sente, eccome. Ha la sua età ma se centellinato può dare un grossissimo contributo alla causa. Anche perché testa, voglia e cuore sono da grandissimo.

Dario Bürgler: Due gol e tre assist in tre match bastano per entrare nella squadra top della settimana? Il 29enne svittese si sta confermando, partita dopo partita, il miglior terminale offensivo dei sottocenerini. Il vero e proprio straniero. Dopo un avvio fulminante ha avuto un periodo di normalissimo calo. E guarda caso in quelle settimane il Lugano ha smesso di far punti. Indispensabile.

Cory Emmerton: Se l'Ambrì ha spremuto poco dalla sua settimana non è certo per colpa sua. Sempre pronto, sempre nel posto giusto, sempre frizzante, il 28enne centro canadese si è dimostrato assai solido e parecchio ispirato. E i numeri parlano per lui: due gol e un assist sono infatti un bottino di tutto rispetto. Peccato vada a sprazzi: avesse giocato così tutto l'anno i biancoblù avrebbero di sicuro avuto qualche punto in più.

Linus Klasen: Non è forse stata la sua settimana migliore però... beh come si fa a lasciar fuori un giocatore così: un funambolo che, pur quando non al meglio, con una giocata, con un'idea, riesce a lasciare il segno? Andatevi a rivedere il rigore siglato contro il Ginevra, quello che ha rotto l'equilibrio nella serie: è da pazzi, o da fenomeni. Andatevi a rivedere il derby: quando si è acceso per i cugini leventinesi sono stati dolori.

Top assoluto della settimana: Doug Shedden. A un passo dall'esonero – nonostante le smentite il buon Doug ha traballato parecchio (e ancora non è “saldo”) - il canadese non si è piegato e ha scelto di continuare a usare i suoi metodi. Ha strillato, ha strigliato i giocatori e, complice un calendario non impossibile, ha visto i suoi infilare una striscia vincente. Ora la pausa gli permetterà di respirare, fare il pieno di energie e ripartire.

Flop assoluto della settimana: Friborgo. Malissimo contro il Lugano. Malissimo in casa contro lo Zugo. Malissimo ad Ambrì. Qualcosa, dalle parti di Friborgo pare essersi rotto. In una settimana i Dragoni – che incredibilmente sono a un passo dalla qualificazione alla semifinale di Champions Hockey League – sono passati dal pensare concretamente ai playoff allo sperare di acciuffare in fretta il decimo posto della graduatoria. Huras, chiamato per risolvere la situazione, non è riuscito a dare la scossa. E non avrà tempo infinito per farlo.

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