TOP E FLOPArmi ritrovate, carte vincenti e le difficoltà di Shedden: ecco la Top of the week

LUGANO/AMBRÌ - Capace di piegare i cugini biancoblù nel derby giocato alla Resega all'inizio della scorsa settimana, il Lugano di Shedden non ha saputo minimamente confermarsi nei due impegni del weekend dove è caduto al cospetto di Langnau e Zugo. I bianconeri non stanno certo attraversando un buon momento di forma e, considerando che siamo ormai oltre metà regular season (26 le gare giocate dai sottocenerini), serve un deciso ed immediato cambio di rotta per tornare "in linea" con gli obiettivi stagionali. Da parte sua l'Ambrì, dopo un periodo decisamente buio che aveva fatto traballare (e non poco) Kossmann, sembra aver ritrovato un po' di compattezza e fiducia nei propri mezzi. La banda biancoblù, incassata la sconfitta nella stracantonale, non si è "abbattuta" riuscendo a vincere i due match del fine settimana contro Bienne (OT) e Ginevra (rigori).

In concomitanza con la stagione regolare, ogni lunedì, la redazione proporrà la linea Top ticinese formata da un portiere, due difensori e tre attaccanti. Il super blocco verrà selezionato analizzando le prestazioni di Lugano e Ambrì nel corso della settimana precedente. Inoltre verrà scelto il Top e Flop assoluto dell'intera LNA.

I nostri giudizi metteranno tutti d'accordo? Per nulla: ognuno avrà la sua personalissima opinione. E allora, chi fosse in disaccordo, non perda tempo per esprimere la sua nel sondaggio in fondo all'articolo.

Top of the week ticinese:

Portiere: Gauthier Descloux

Difensori: Igor Jelovac e Alessandro Chiesa

Attaccanti: Lukas Lhotak, Cory Emmerton, Luca Fazzini

Top assoluto:  Joël Genazzi (Losanna)

Flop assoluto: Doug Shedden (Lugano)

Gauthier Descloux: Titolarizzato da coach Kossmann a Les Vernets proprio contro i suoi "ex compagni" (il 20enne, di proprietà del Ginevra, è in prestito ai biancoblù), il giovane Descloux ha risposto alla grande mostrando una volta di più tutto il suo talento e rivelandosi una carta vincente. Sicuro, attento e affidabile: l'estremo difensore è stato provvidenziale nei 60' (in particolare su Vukovic e Fransson), e ha poi neutralizzato in scioltezza tutti i penalty delle Aquile. In casa Ambrì il titolare resta comunque Zurkirchen, ma un Descloux in questo formato merita indubbiamente altre chances concrete per mettersi in mostra. La concorrenza interna - considerando anche il probabilissimo addio di "Zuri" a fine stagione - non può che fare bene. Ricordiamo che una delle opzioni per "la porta" del futuro è quella di estendere il prestito di Descloux sull'asse Ginevra-Ambrì.

Igor Jelovac: Sbarcato in Leventina la scorsa estate dopo l'esperienza a Bienne, il giovane difensore ha sempre beneficiato della fiducia di coach Kossmann, che lo ha sovente schierato anche in situazione di powerplay. Dopo un inizio di stagione non particolarmente "entusiasmante", Jelovac - soprattutto dopo l'arrivo di Tsygourov - è in forte crescita. Già a segno nel derby, il 21enne si è ripetuto contro le Aquile mettendo poi lo zampino anche nel preziosissimo gol del 2-2 siglato da Lhotak. La speranza del popolo biancoblù è che continui in questa direzione: i segnali sono sicuramente incoraggianti.

Alessandro Chiesa: Con la difesa bianconera in difficoltà e alle prese con i tanti e continui infortuni, il compito di Chiesa e compagni (soprattutto di reparto) non è certo dei più semplici. Il capitano bianconero è però uno di quelli che, anche quando le cose "non girano", ci mette sempre l'anima e tenta - come nel weekend - di indicare la via. Dopo aver contribuito all'illusorio 1-1 di Walker a Langnau, il difensore ha siglato il 4-4 nel match contro lo Zugo poi perso ai rigori. Uniti e compatti i bianconeri devono ripartire per tornare nei "binari giusti": Chiesa è uno di quelli che può (e in fondo deve) trainare il gruppo.

Lukas Lhotak: Finalmente! Clamorosamente a secco per le prime 26 partite, l'attaccante biancoblù si è sbloccato nel match della Valascia contro il Bienne, andando nuovamente a segno 24 ore dopo a Les Vernets. Due reti pesanti: in un campionato così combattuto e con partite spesso decise da un singolo episodio, l'Ambrì aveva assolutamente bisogno anche "dell'arma Lhotak" e dei suoi gol (14 la passata stagione). Bentornato.

Cory Emmerton: Non sempre incisivo e determinante come si chiederebbe ad uno straniero, nelle ultime uscite Emmerton è sembrato in crescita e nuovamente energico (come ci aveva abituati nella passata stagione). Prezioso agli ingaggi e nelle situazioni speciali - oltre che ovviamente in 5 contro 5 -, il canadese è uno di quelli che può e deve prendere per mano il gruppo biancoblù. Nel weekend è stato molto attivo e ha fornito due assist, anche nel suo caso il periodo più buio sembra ormai superato: indubbiamente una buona notizia per Kossmann.

Luca Fazzini: Uscito malconcio dal match della Resega contro lo Zugo (si teme un lungo stop), il giovane attaccante ticinese entra di diritto nella Top of the Week grazie alle due reti decisive realizzate nel derby. Spesso poco impiegato da Shedden e già spedito in diverse occasioni con i Ticino Rockets, il 21enne ha risposto sul ghiaccio mostrando la sue migliori qualità: ovvero le doti da cecchino. La speranza è che possa tornare presto a disposizione del coach e trovare ancora con continuità la via del gol.

Top assoluto della settimana: Joël Genazzi. Costantemente pericoloso e spesso decisivo: il difensore del Losanna si sta rendendo protagonista di un campionato maiuscolo, contribuendo a suon di gol e assist alla splendida cavalcata dei vodesi (attualmente quarti in classifica). Il 28enne ha già totalizzato fin qui la bellezza di 9 reti e 12 assist: nel fine settimana appena concluso ha trascinato i suoi nei match vinti contro Kloten e Zurigo. Determinante contro gli Aviatori (1 gol e 1 assist), Genazzi ha sbranato i Lions all'Hallenstadion segnando all'overtime il gol vittoria. Chi non vorrebbe un difensore così?

Flop assoluto della settimana: Doug Shedden. Che fine ha fatto il Lugano targato Shedden? Il coach bianconero sembra aver perso "il tocco magico" e il suo "messaggio" passa con difficoltà. Artisti solitari che raramente incidono, tanti cambiamenti, una difesa traballante e continui cali di tensione: la truppa bianconera - benché confrontata con le numerose assenze - ha perso la bussola e il primo indagato in questi casi è sempre il timoniere. La preoccupante sconfitta di Langnau, il successivo stop (ai rigori) contro lo Zugo, ma soprattutto un bilancio che parla di 7 sconfitte nelle ultime 10 partite. Dalle parti della Resega non è un momento semplicissimo, urge una decisa reazione per tornare a veleggiare nelle parti più nobili della graduatoria: continuando invece con questa andatura i playout sarebbero inevitabili.