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HCLTesta bassa e pedalare, ecco la ricetta del portafortuna Furrer: «Top-4? Pensiamo a lavorare»

12.11.16 - 12:43
Il 31enne difensore si è detto felice per il successo sul Losanna ma ha ammesso i problemi del suo Lugano: «Rispetto all'anno scorso ci mancano confidenza in quel che facciamo e tranquillità»
Testa bassa e pedalare, ecco la ricetta del portafortuna Furrer: «Top-4? Pensiamo a lavorare»
Il 31enne difensore si è detto felice per il successo sul Losanna ma ha ammesso i problemi del suo Lugano: «Rispetto all'anno scorso ci mancano confidenza in quel che facciamo e tranquillità»
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LUGANO – Dentro Furrer, il Lugano vince. Fuori Furrer, il Lugano perde. L'equazione non è del tutto corretta, ci mancherebbe altro; nel recente passato si è però sempre rivelata esatta. Solo un caso? Forse. Anche se è vero che, con le sue qualità, il difensore sa regalare grande equilibrio sul ghiaccio, rivelandosi preziosissimo davanti alla gabbia di Elvis come anche a quella avversaria.

Ma lui, il 31enne, che pensa del ruolo di "portafortuna"?
«Contro il Losanna era importante vincere, tutto qui – ha ammesso con una risata proprio il bernese – Non eravamo felici di come si erano giocate le ultime partite, quelle dell'ultimo weekend, e volevamo riscattarci. Per conto mio avevo voglia di aiutare la squadra. Ci sono riuscito. Abbiamo però colto i tre punti solo perché tutti hanno fatto il massimo, hanno remato insieme nella stessa direzione».

Eppure questo Lugano pare ancora in grossa difficoltà. Cosa vi manca per tornare a giocare come l'anno passato?
«Ci mancano un po' di confidenza in quel che facciamo e di tranquillità. Le battaglie sul ghiaccio, quelle per gli ingaggi, per i gol, da fare e da evitare... in questo momento non riusciamo a fare tutto quel che serve. Dobbiamo lavorare duramente per migliorare».

Davanti, in classifica, ci sono squadre come Berna, Zurigo e Zugo che stanno facendo molto bene. Per arrivare al loro livello dovete crescere ancora molto?
«Dobbiamo impegnarci a fondo, è chiaro. In questo momento non stiamo giocando con la giusta intensità e concentrazione per tutti i 60', per questo motivo non siamo nella top-4 della classifica. Abbiamo preso troppi gol, abbiamo sbagliato qualche match. Sappiamo che dobbiamo sudare per salire di livello. Contro il Losanna abbiamo sicuramente messo in mostra qualcosa di buono, fatto un passo nella giusta direzione; per raggiungere le migliori abbiamo in ogni caso ancora parecchia strada da fare».

Il vostro problema, almeno fino a questo punto, è tattico o mentale?
«“Dopo” è sempre facile da dire, quando ci sei in mezzo, invece... pensiamo a lavorare».

Anche perché non potete sempre aggrapparvi a Merzlikins...
«Elvis ha fatto una grande partita, ma abbiamo vinto perché come lui tutti hanno fatto il massimo. È così che si cresce: quando nessuno si risparmia. Per fare punti questo Lugano ha bisogno che ognuno dia tutto quel che ha. Se qualcuno non gioca bene diventa un problema: così non si fa molta strada».

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