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SYRACUSE«La NHL il sogno, la Svizzera il posto dove creare ricordi. Io a Lugano? È presto per il mercato»

10.11.16 - 09:01
L’ex Orso Cory Conacher, nonostante un contratto one-way con Tampa, per il momento sta giocando in AHL. Un suo approdo in maglia bianconera? «Ascolterei l'offerta»
«La NHL il sogno, la Svizzera il posto dove creare ricordi. Io a Lugano? È presto per il mercato»
L’ex Orso Cory Conacher, nonostante un contratto one-way con Tampa, per il momento sta giocando in AHL. Un suo approdo in maglia bianconera? «Ascolterei l'offerta»
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SYRACUSE (USA) - Top Scorer del Berna nel corso della scorsa regular season, durante la quale ha messo a referto 22 reti e 30 assist, Cory Conacher è stato decisivo anche nei vittoriosi playoff: i 5 gol e i 4 passaggi decisivi siglati in 15 partite hanno spinto gli Orsi sul tetto svizzero. Il talento del 26enne, ovviamente, non è passato inosservato agli occhi degli osservatori della NHL e così il canadese in estate ha fatto ritorno in Nord America tornando alla corte dei Tampa Bay Lightning, esattamente come già successo nella stagione 2012-13.

Conacher ha firmato così un contratto one-way di un anno, anche se in questo momento sta scendendo sul ghiaccio in AHL difendendo i colori dei Syracuse Crunch. Proprio per questo motivo si è vociferato di un interessamento del Lugano nei suoi confronti, ma è stato lo stesso Cory a smentire il tutto: «Personalmente non ho avuto nessun contatto con loro; in questo momento sono concentrato sui Syracuse Crunch e sulla possibilità di tornare stabilmente a Tampa… e questo sarà l’obiettivo di tutto il resto della stagione».

Da Berna all’AHL, passando per la NHL dove sei comunque sceso in pista una volta con i Lightning… quali sono le tue sensazioni?
«Chiaramente ho sempre sognato di poter giocare in NHL e quando quest’estate ho avuto l’occasione di tornarci ho immediatamente accettato - ha spiegato l’attaccante canadese - Ora starà a me dimostrare che posso giocarci con regolarità e stabilità. Ripensando all’anno vissuto a Berna… non posso che avere ricordi incredibili. La città e i tifosi mi hanno accolto alla grande e sono fiero di aver indossato quella maglia; vincere il titolo con quel gruppo fantastico di giocatori è stato emozionante. Giocare davanti al muro umano dei tifosi degli Orsi era assolutamente unico».

Dopo una regular season complicata, avete davvero stupito tutti…
«Certo che iniziare i playoff da ottavi poteva complicarci la vita. Abbiamo dovuto affrontare da subito le migliori squadre dell’intero campionato… ma sapevamo che potevamo farcela. Avevamo recuperato tutti gli infortunati, eravamo pronti e potevamo contare su un amalgama di squadra davvero importante».

In effetti in pochi potevano ipotizzare una finale tra voi e il Lugano. Che serie è stata sul ghiaccio?
«Ragazzi che squadra che era quel Lugano! Per poterli battere, per avere una chance, dovevamo basarci sulla struttura del nostro gruppo ed è quello che abbiamo fatto e siamo riusciti a fare. Inoltre avevo già giocato con Klasen in AHL, a Milwaukee, quindi ero a conoscenza di quanto potesse risultare decisivo e complicato contenerlo».

Tornando ad ora: hai firmato un contratto one-way, ma giochi in AHL. Non credo che tu sia entusiasta di tutto ciò…
«Chiaramente voglio tornare in NHL, ma sapevo benissimo che ci sarebbe stata la possibilità di disputare alcune partite con i Crunch. Ovviamente non sono soddisfatto di quest’avvio di stagione, ma non per questo non intendo impegnarmi. Devo e voglio migliorare sotto diversi aspetti per farmi trovare pronto».

Nel tuo futuro ci potrebbe essere un ritorno in LNA?
«Andiamo passo per passo (ride, ndr). Prima di tutto vediamo come va quest’esperienza qui in America. Se poi non dovesse funzionare allora la Svizzera potrebbe sicuramente diventare un luogo dove costruire nuovi e fantastici ricordi».

Si parla tanto di un interesse vero e concreto del Lugano nei tuoi confronti per il prossimo anno. Se arrivasse la chiamata dal Ticino come reagiresti?
«È difficile da dire, in questo momento come detto devo pensare alla stagione che sto vivendo. Non è ancora il momento di pensare al campionato 2017/18… so bene che in Svizzera il mercato sta entrando nel suo momento caldo, ma per noi che giochiamo in Nord America è diverso. Qualsiasi decisione la prenderò in primavera/estate, al termine del campionato e a dipendenza di ciò che Tampa deciderà di fare con me. Chiaramente, nel caso non dovessi restare in NHL e arrivasse una proposta da Lugano la analizzerei».

I tifosi bianconeri possono quindi continuare a sognare…
«Una domanda davvero interessante - un’intensa risata prende il sopravvento, ndr - A Berna sono stato davvero benissimo e seguo ancora adesso le partite che stanno giocando in campionato: lì mi sono davvero sentito uno di loro, vedremo. È anche vero che in LNA ho diversi amici, oltre a quelli che ho lasciato alla PostFinance Arena. Per esempio a Kloten c’è Sanguinetti con cui ho giocato due anni e anche lui mi tiene aggiornato».

A Berna quest’anno è giunto Arcobello. Cosa ne pensi?
«Credo che i numeri gli stiano dando ragione… non penso che sia così male (ride, ndr)».

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