Opachi e mai davvero in partita, i bianconeri si sono arresi 2-5 davanti ai Dragoni
FRIBORGO - Un brutto Lugano, lento, poco attento e poco incisivo, ha fatto una magra figura a Friborgo, incassando la seconda sconfitta consecutiva in campionato (2-5).
Firmare una buona prestazione, stoppare la corsa dei Dragoni di Larry Huras e rendere un po' più bella, un po' più piacevole, la propria classifica: queste erano le speranze dei bianconeri, presentatisi alla BCF Arena dopo le scazzottate di Zugo. Lasciati fuori Sondell e Lapierre, nella rincorsa ai tre punti Doug Shedden si è affidato alla linea Klasen-Martensson-Zackrisson (oltre, in difesa, a Wilson). I quattro stranieri scelti, quelli che avrebbero dovuto "tirare la carretta", non sono però, sfortunatamente per i ticinesi, riusciti a lasciare il segno. Fin dai primissimi minuti di match sono infatti stati i padroni di casa a menare le danze, regalando sì un paio di occasioni a Hofmann (bravo Conz) ma per il resto riuscendo a presentarsi con preoccupante costanza dalle parti di Merzlikins. La pressione burgunda è stata premiata al 7'42" quando Mauldin ha trovato il modo di sorprendere Elvis per l'1-0. Per tutto il primo parziale il Friborgo ha poi premuto e solo l'imprecisione dei suoi attaccanti e gli interventi dell'estremo difensore bianconero hanno congelato il risultato.
Il Lugano ha cominciato sotto tono anche il periodo centrale, mostrando buona volontà ma pochissima lucidità. I padroni di casa invece, frizzanti e ispirati, non hanno rallentato, agguantando il meritato 2-0 con Cervenka al 23'47". I bianconeri non sono in ogni caso naufragati: un guizzo di Hofmann - a segno al 25'21" al termine di un'azione personale - ha infatti permesso loro di rimanere a galla. È però davvero stato un lampo isolato. Nonostante qualche incertezza di Conz, la truppa di Shedden è infatti riuscita a graffiare solo raramente. Traballanti in difesa, Klasen e soci hanno pure sprecato una lunghissima superiorità numerica (5' a Rathgeb), mostrandosi in difficoltà al momento di concludere le (poche) azioni imbastite. I ragazzi di coach Huras invece, freschi e "cattivi", hanno continuato a martellare la gabbia ticinese, vedendo le iniziative di Sprunger, Bykov, Mauldin e Gustafsson evaporare per "colpa" di Merzlikins.
Una reazione, violenta e decisa, del Lugano non si è vista neppure nel terzo tempo. Molli e impacciati, anche se almeno volenterosi, Martensson e compagni hanno infatti provato solo timidamente a ribellarsi all'andamento di un match che stava inesorabilmente scivolando loro di mano. Hanno raccolto qualche tiro isolato, nulla che potesse impensierire Conz, e in più si sono esposti alle letali folate avversarie. Una di queste ha permesso a Sprunger, imprendibile per tutta la sera, di siglare il pesantissimo 3-1 (45'17"). Nell'ultimo quarto d'ora, pur con il risultato al sicuro, è stato ancora il Friborgo a pungere. E a passare. I Dragoni hanno trovato il 4-1 con Abplanalp (56'40") e in seguito, dopo la rete di Klasen, hanno chiuso i conti con Ritola.
Non è giusto far scattare allarmi; preoccuparsi però questo sì. Con i suoi ottavi in classifica, e con alle spalle rivali sicuramente più in forma, Doug Shedden ha poco da star tranquillo e da provare esperimenti cercando la formazione migliore. Adesso servono punti. Pochi, maledetti e subito. Per ripartire, per scrollarsi di dosso ogni paura. Per il bel gioco ci sarà tempo.
FRIBORGO-LUGANO 5-2 (1-0, 1-1, 3-1)
Reti: 7'42" Mauldin (Ritola) 1-0; 23'47" Cervenka (Ritola) 2-0; 25'21" Hofmann 2-1; 45'17" Sprunger (Bykov) 3-1; 56'40" Abplanalp (Mauldin) 4-1; 59'11" Klasen (Furrer) 4-2; 59'51" Ritola 5-2.
LUGANO: Merzlikins; Wilson, Sartori; Klasen, Martensson, Zackrisson; Furrer, Ulmer; Bürgler, Hofmann, Bertaggia; Vauclair, Hirschi; Gardner, Sannitz, Walker; Ronchetti; Reuille, Morini, Fazzini.
Penalità: Friborgo 2x2' e 1x5' (pen.partita); Lugano 6x2'.
Note: BCF Arena, 5'824 spettatori. Arbitri: Fischer, Wehrli, Fluri, Obwegeser.