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LNANodari-Gobbi: «Lo "Zio" John si è guadagnato una pizza»

28.09.16 - 16:05
Il Losanna dei due difensori ticinesi è la sorpresa di questo campionato: è primo in classifica e ha già mandato in rete la bellezza di 16 giocatori, anche se fra questi non c'è il bomber Danielsson
Nodari-Gobbi: «Lo "Zio" John si è guadagnato una pizza»
Il Losanna dei due difensori ticinesi è la sorpresa di questo campionato: è primo in classifica e ha già mandato in rete la bellezza di 16 giocatori, anche se fra questi non c'è il bomber Danielsson
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LOSANNA - Dopo otto turni di LNA il Losanna guarda tutti dall'alto della classifica con 20 punti, due lunghezze sullo Zurigo secondo - che ha però disputato una gara in più - e quattro sullo Zugo. I vodesi hanno incassato una sola sconfitta e possono finora vantare la migliore difesa del campionato (sono solo 12 le reti subite, ndr). L'attacco invece (27 segnature realizzate, ndr), è secondo solamente al Bienne (28).

Il nuovo head-coach, Dan Ratushny, ha avuto il merito di cambiare completamente il sistema di gioco della squadra, proponendone uno molto più offensivo. Questo ha implicato che molti giocatori si prendessero maggiori responsabilità e finora il metodo si è rivelato efficace: il Losanna ha infatti mandato in gol la bellezza di 16 giocatori, anche se l'ironia della sorte ha voluto che il vero bomber del roster, ovvero Niklas Danielsson, non sia ancora riuscito a timbrare il cartellino (7 assist per lui, ndr).

Un giocatore che si sta ritagliando uno spazio da protagonista è Matteo Nodari. Dopo 8 partite il difensore ticinese ha già messo a referto 4 punti, uno in più rispetto ai 3 dello scorso campionato, totalizzati però in ben 51 incontri disputati.

Matteo Nodari, qual è il segreto di questo Losanna?
«In attacco siamo più cinici rispetto alla scorsa stagione, in difesa molto solidi e in porta abbiamo Huet: il nostro portiere è una sicurezza per tutti e con lui partiamo avvantaggiati. Oltre a questo penso che proponendo un gioco più offensivo, il disco è di conseguenza meno presente nella nostra zona di difesa e quindi la squadra subisce di meno. Adesso impostiamo maggiormente il gioco e soprattutto i giocatori creativi hanno molta più possibilità di esprimere le loro qualità».

...e non è da tutti avere ben 16 giocatori che hanno già realizzato almeno una rete...
«Ratushny vuole quattro blocchi che, oltre a difendere, sappiano sia produrre gioco che segnare: con lui non esistono linee di contenimento. Il coach tratta tutti allo stesso modo e per capire meglio la sua filosofia basti pensare alla sfida contro il Berna per esempio: giunti all'overtime, invece di optare per una delle prime due linee come farebbe qualsiasi allenatore della LNA, ha inserito il quarto blocco e poi abbiamo vinto. In questo modo riesce a valorizzare un po' tutti, ognuno sente la sua fiducia e riesce a dare il meglio di sé».

È strano però, che fra questi 16 giocatori, uno dei pochi che manca all'appello è Danielsson, che invece dovrebbe essere il vero bomber della squadra...
«Effettivamente fa un po' sorridere la cosa, ma sicuramente segnerà anche lui molto presto. Si sbloccherà quando ne avremo davvero bisogno e poi non si fermerà più. A volte il disco non vuole proprio saperne di entrare in porta, ma questo è l'hockey. Danielsson sta comunque giocando molto bene e ha già totalizzato 7 assist, il che significa che ha contribuito in maniera sostanziale anche lui alle nostre vittorie». 

Come ti senti a livello personale?
«Con il nuovo tecnico riesco a esprimermi molto meglio, mi sento bene sia fisicamente che mentalmente. Inoltre, se commetto un errore, non vengo tolto dal ghiaccio come magari poteva succedere prima. L'anno scorso è stato davvero difficile non poter aiutare la squadra come avrei voluto».

Il tuo capitano, John Gobbi, ha dichiarato che sei uno dei migliori difensori del Losanna...
«Lo "Zio" John è un grande capitano e l'ho già ringraziato dicendogli che si è guadagnato una pizza (ride, ndr). Gli attestati di stima fanno sempre piacere, se poi queste parole vengono espresse dal proprio capitano, hanno ancora più valore. Cerco di dare sempre il massimo e di lavorare al meglio per riuscire a togliermi qualche soddisfazione. Adesso ho anche una famiglia, un figlio, e quando ci si trova confrontati a una situazione come questa, si diventa inevitabilmente più responsabili sotto tutti gli aspetti».

...e questa sera ci sono i 16esimi di finale di Coppa Svizzera contro l'Ajoie a Porrentruy...
«È una pista calda e non sarà per niente facile giocare nel Giura, ma ogni trofeo è importante e dobbiamo mantenere una mentalità vincente. L'Ajoie è una buona squadra e non dobbiamo assolutamente sottovalutarla, anche perché nella scorsa stagione ha vinto il campionato di LNB. Nel 2016 avevamo raggiunto la finale di Coppa, adesso vogliamo provare a vincerla». 

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