Chris DiDomenico è intervenuto in merito al primo scorcio di campionato del Langnau: 1 solo punto conquistato e diversi altri gettati alle ortiche. «Non abbattiamoci e impariamo da questo momento»
LANGNAU - Cinque partite di campionato, 1 solo punto conquistato e ultimo posto in solitaria: l’avvio di campionato del Langnau non è esattamente lusinghiero e non promette nulla di buono in casa Tigers. I numeri però a volte non dicono tutto e se provassimo ad analizzare i cinque match disputati dai tigrotti potremmo scoprire che gli uomini del traballante Beattie avrebbero potuto avere molti più punti in cascina.
La rimonta subita in casa contro i Lions negli ultimi minuti, l’assurdo blackout palesato sempre alla Ilfishalle contro lo Zugo - dal 3-0 del 40’ si è passati al 3-4 finale - e la rocambolesca sconfitta incassata contro il Lugano non rendono esattamente giustizia ai volenterosi Tigers, consci comunque di dover affrontare una stagione complicata e nei bassi fondi della graduatoria.
«Non so bene cosa sta succedendo - ha esordito Chris DiDomenico - In questo inizio di campionato abbiamo gettato al vento diversi punti, sprecando diversi vantaggi maturati nei primi 40’. Commettiamo diversi errori ed è un peccato perché giochiamo bene. C’è da lavorare continuando a dare il massimo in pista».
La strada è ancora lunga, sono andate in archivio solo cinque giornate ma in casa Langnau è già tempo di voltare pagina. «Non dobbiamo buttarci giù, non siamo stati molto fortunati: la rete di Sannitz di sabato, ad esempio, è una di quelle che capita una volta su cento. Questo fa però parte dell’hockey e dobbiamo accettarlo. Purtroppo non stiamo ottenendo punti, ma dobbiamo continuare a lottare; non penso sia un problema mentale. Lo potrebbe diventare se guardassimo la classifica e non fossimo onesti con noi stessi», ha continuato il canadese.
Nessuna crisi insomma, nessun caso e pochi piagnistei: la ricetta in casa Tigers è quella del lavoro. «Certo, i punti in questo modo arriveranno anche perché difendiamo molto bene, attacchiamo in maniera intelligente e in powerplay sappiamo far male. Dobbiamo imparare da tutto ciò per migliorare nelle prossime 45 partite», ha concluso il numero 83 dei bernesi.