Elvis Merzlikins ripensa alla sfida che ha promosso i bianconeri ai sedicesimi di Champions Hockey League e si proietta sul campionato: «A Zugo una partita indecifrabile»
LUGANO - L'Adler Mannheim, la vittoria ottenuta con sofferenza e con i denti e il passaggio del turno in Champions Hockey League sono già alle spalle, il Lugano ora deve guardare avanti per preparare al meglio l'esordio in campionato che avverrà venerdì alla Bossard Arena di Zugo.
Prima di spostarsi oltre Gottardo, è però impossibile non ripensare a quanto avvenuto mercoledì sera sotto le volte della Resega, dove il Lugano - soffrendo molto più del dovuto e commettendo errori imperdonabili - è riuscito a conquistare il pass per la fase a eliminazione diretta della coppa europea. «Se spesso con le mie parate siamo rimasti in partita, abbiamo difeso il risultato e abbiamo vinto, contro l'Adler sono stato io a mettere in difficoltà il Lugano - ha spiegato Elvis Merzlikins - Avrò anche intercettato 26 tiri nel secondo periodo, ma non posso prendere un gol come quello del 2-2 e sul terzo... se magari mi fossi svegliato un po' prima... No, non sono contento della mia prestazione: non riuscivo a gestirmi, non riuscivo a guidare la mia mente. Per fortuna che ci ha pensato Zackrisson a salvarci: gli devo almeno una pizza!».
L'esultanza del portierone lettone, subito dopo il 3-3 che è valso il superamento del girone, è stata l'esatta spiegazione delle sensazioni provate dal giovane goalie luganese. «L'ho sempre detto, sono maturato e certe cose cerco di evitarle. Ma avevo davvero un peso sullo stomaco, sentivo che la colpa era mia e mi è venuto spontaneo inginocchiarmi ed esultare», ha continuato.
Il tempo per godersi la vittoria contro l'Adler, però, è davvero risicato. Lo Zugo incombe, il catino della Bossard Arena aspetta: che partita andrà in scena venerdì? «È difficile da dire perché sarà la prima di campionato. Dipende da tanti fattori, come la tensione, l'adrenalina, da come hai lavorato in estate e da come ti sei preparato anche grazie alle partite di Champions (anche lo Zugo è approdato ai sedicesimi di finale, ndr). Solo giocando, solo scendendo sul ghiaccio lo sapremo: potrà essere un match tirato fino all'ultimo o potrebbe finire 6-0 per una delle due squadre. Attendiamo e nel frattempo dovremo cercare tutti di essere concentrati al massimo per non commettere errori», ha concluso.