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HCLPlayoff, Mondiale e militare: la lunga (e intensa) estate di Hofmann

06.09.16 - 15:59
«Ad agosto la mia condizione fisica non era ottimale, ma ora mi sento meglio. Non ho più scuse, dobbiamo meritarci il nostro posto in Champions», ha spiegato l’attaccante del Lugano
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Playoff, Mondiale e militare: la lunga (e intensa) estate di Hofmann
«Ad agosto la mia condizione fisica non era ottimale, ma ora mi sento meglio. Non ho più scuse, dobbiamo meritarci il nostro posto in Champions», ha spiegato l’attaccante del Lugano
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LUGANO - Si torna in pista! Mercoledì il Lugano giocherà l’ultimo match del girone C della Champions Hockey League e poi venerdì scatterà anche il campionato: c’è tanta voglia di tornare a giocarsi qualcosa di importante, sia sugli spalti che nello spogliatoio della Resega.

«Tornare a giocare è sempre molto bello e importante. Mercoledì affronteremo l’Adler in un match che sicuramente sarà intenso e combattuto: in palio c’è un posto nei sedicesimi di finale della Champions! Noi dovremo pensare a giocare il nostro gioco, a crescere per farci trovare subito pronti in campionato… ecco, la partita contro il Mannheim vale già come un incontro di regular season. Dobbiamo puntare sempre alla vittoria, dobbiamo costruire questa mentalità vincente perché io non voglio più perdere una finale!», ha spiegato Gregory Hofmann.

Adler, Zugo e Ambrì: il Lugano, nel breve volgere di quattro giorni, è atteso da un trittico davvero ostico. «Non possiamo pensare di scendere in pista con una sola gamba neanche per un minuto in questi match - ha continuato il numero 15 - Ora ricominciano le cose serie; la Champions è una di queste e quindi dobbiamo dimostrare di meritarci il posto in Europa. Al campionato ci penseremo da giovedì...».

Gregory Hofmann non ha vissuto un finale di primavera e un’estate tranquilla: dopo la finale persa contro il Berna e il Mondiale giocato in Russia, l’attaccante è tornato a Lugano per affrontare la preparazione fisica, a cui hanno fatto seguito due settimane di militare. Il tempo per il riposo si è così ridotto al minimo… «In effetti l’ho pagata nel mese di agosto: la condizione fisica non era ottimale. Ora sto meglio… Ho dovuto lavorare molto di più per ritrovare la forma, volevo dare molto di più durante le amichevoli e le prime partite europee; col Kloten, invece, ho ricominciato a sentirmi bene, a ritrovare la mia velocità e il mio gioco offensivo. Comunque non ho più scuse: devo e voglio tornare a dare il mio contributo», ha concluso.

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