Cerca e trova immobili

LNA«Siamo affamati di vittorie. Pestoni? Sta crescendo molto come persona»

05.08.16 - 10:53
Il difensore dei Lions, il ticinese Samuel Guerra, si è espresso a proposito della sua nuova avventura a Zurigo: «I tifosi si aspettano tanto da noi»
«Siamo affamati di vittorie. Pestoni? Sta crescendo molto come persona»
Il difensore dei Lions, il ticinese Samuel Guerra, si è espresso a proposito della sua nuova avventura a Zurigo: «I tifosi si aspettano tanto da noi»
HOCKEY: Risultati e classifiche

ZURIGO - Le squadre di LNA hanno ormai iniziato gli allenamenti sul ghiaccio in vista della stagione 2016/2017 di LNA. Fra queste c'è ovviamente anche lo Zurigo, che nel mercato estivo ha portato all'Hallenstadion due ticinesi, Inti Pestoni e Samuel Guerra. Proprio quest'ultimo - dopo sette campionati trascorsi a Davos conditi da 43 punti in 298 partite e due titoli conquistati - ha parlato della sua nuova avventura nella massima serie svizzera. 

Samuel Guerra, dopo sette anni a Davos hai vissuto i tuoi primi mesi a Zurigo. Quali sono le tue sensazioni?
«Si tratta indubbiamente di un notevole cambiamento e quella zurighese è davvero una grande realtà, sia sul ghiaccio che fuori. L'estate è stata abbastanza tranquilla, ho lavorato con i preparatori atletici e mi sono concentrato solo sul mio lavoro. Finora non ci sono state tante distrazioni da parte di giornali, televisioni e tifosi, quindi questo aspetto non l'ho ancora vissuto appieno. Nelle ultime due settimane però, quelle in cui siamo scesi sul ghiaccio, ho già iniziato a sentire le pressioni che ci sono in una squadra come i Lions. I tifosi si aspettano davvero tanto da noi. Reputo in ogni caso queste pressioni positive e per il momento sta andando tutto molto bene».

Come ti trovi con i due nuovi allenatori Wallson e Johansson?
«Da quando sono arrivati i due nuovi coach abbiamo iniziato a fare sul serio. Ci alleniamo duramente ed è interessante l'approccio che hanno avuto. Hanno un'idea di hockey moderno, veloce, preciso e fisico, curano ogni minimo dettaglio e sono molto affiatati fra di loro. In squadra c'è tanta concorrenza e bisogna lottare, ma sono soddisfatto perché cercavo proprio una situazione come questa ed è stato il motivo principale della mia scelta di trasferirmi a Zurigo. Necessitavo di una sfida di questo tipo, difficile e stimolante, per avere la possibilità di imparare ancora e qui la possibilità c'è, ma sta a me sfruttare l'occasione». 

Sei soddisfatto del mercato della squadra?
«La società ha cercato di ringiovanire la squadra. Sono andati via elementi importanti, ma nello stesso tempo sono arrivati dei giocatori di assoluta qualità. In generale siamo un gruppo molto giovane e affamato di vittorie. Sia nel reparto arretrato che in quello offensivo abbiamo degli elementi molto forti e anche i più giovani, oltre a essere molto promettenti, hanno già un'esperienza importante nella massima serie svizzera, così come con la Nazionale. Ognuno ha voglia di migliorarsi costantemente e quando una squadra è giovane tutto questo diventa automatico».

In rosa avete "solo" tre stranieri: Shannon, Sjögren e Thoresen...
«Difficile da dire se possa arrivare un altro straniero oppure meno, non conosco le strategie di mercato della società. In ogni caso trovo che attualmente la squadra sia più che completa, abbiamo tanta qualità ed esperienza. Vedremo che cosa succederà». 

Come giudichi il tuo nuovo reparto difensivo?
«La reputo veramente una buona difesa. Abbiamo un mix interessante di giovani promettenti e giocatori esperti. Mi ha impressionato Seger: nonostante i suoi 39 anni si impegna tantissimo e ha sempre una grande voglia di fare bene. È un esempio per tutti e da lui si può solo imparare. Non dimentichiamoci che fra Olimpiadi e Mondiali ha disputato una ventina di tornei nella sua carriera». 

Hai solo 23 anni, ma hai già giocato sette stagioni in LNA. Sei un veterano ormai...
«È vero che ho già avuto la fortuna di disputare molte partite in LNA, ma ho notato - specialmente negli ultimi due anni - che ho ancora tanto da imparare e devo continuare a farlo giorno dopo giorno. Dopo sette anni nei Grigioni mi ero reso conto che dovevo accumulare ancora più esperienza e cambiare aria, anche perché Davos stava iniziando a diventare una routine. Avevo bisogno di nuovi stimoli ed è per questo che sono venuto qui, per migliorare e provare a salire di livello».

...e Pestoni come lo vedi? Contrariamente a te è uscito per la prima volta dal Ticino...
«Lo vedo molto sereno e sarà sicuramente contento anche lui di vivere questa nuova avventura. Personalmente posso dire che un'esperienza del genere può fare solo bene, staccarsi dalla famiglia e andare a vivere lontano da casa non è mai facile, ma aiuta a maturare in tutti i sensi. Inti sta crescendo molto come persona, mi fa veramente piacere».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE