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LNALugano: tanti innesti di peso

03.06.16 - 07:00
Punto sul mercato delle dodici squadre di LNA: oggi Lugano, Kloten, Losanna, Langnau, Zugo e Zurigo
Lugano: tanti innesti di peso
Punto sul mercato delle dodici squadre di LNA: oggi Lugano, Kloten, Losanna, Langnau, Zugo e Zurigo
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO -  In Ticino la parola "hockey" non esce mai dal vocabolario di tifosi ed appassionati. Anche durante i mesi estivi, tra grigliate e giornate al lido, capita di discutere dei vari movimenti di mercato delle proprie squadre del cuore.

Sin qui chi si è rinforzato di più? Chi è uscito in perdita dal mercato? Abbiamo messo sotto la lente le 12 compagini di LNA.

Dopo aver messo sotto la lente le prime sei squadre dell'alfabeto (vedi articolo allegato) oggi è il turno delle compagini mancanti. 

Kloten - Essere ancora in vita è già un grosso successo per il Kloten. Sull’orlo del fallimento sino a qualche settimana fa, gli zurighesi hanno perso diversi giocatori importanti. In entrata da registrare gli arrivi di Ramholt, Schlagenhauf e Grassi. Per il resto il club, con le mani legate, si è mosso ben poco. Di stranieri sotto contratto per il momento nemmeno l’ombra.
Il colpo di mercato: Daniele Grassi

Losanna - In entrata da Kloten è arrivato Philippe Schelling, oltre al difensore svedese Jonas Junland e all'attaccante canadese Dustin Jeffrey. In retrovia i vodesi hanno perso diversi elementi di peso come Leeger, Stalder e Rytz. Il pacchetto stranieri è completo: Junland e Jeffrey raggiungono infatti nella rosa i confermatissimi Pesonen e Danielsson.
Il colpo: Dustin Jeffrey

Langnau - I bernesi hanno operato un buon mercato. In entrata sono arrivati giocatori di blasone come Pascal Berger, Flurin Randegger, Yannick Blaser e Rob Schremp. Tra le partenze da segnalare quella di Anton Gustafsson in direzione di Friborgo e quella del ticinese Massimo Rochetti verso Lugano. Gli stranieri in rosa sono tre: il già citato Schremp, Koistinen e DiDomenico. Il punto debole del Langnau resta il portiere: Ciaccio e Punnenovs non danno garanzie. 
Il colpo: Pascal Berger

Lugano - Diversi arrivi di peso per il Lugano. Su tutti quello di Dario Bürgler che in Ticino avrà il compito di rilanciare la propria carriera. In riva al Ceresio è giunto pure il sempre prezioso Ryan Gardner che, nonostante l’età, potrà senza dubbio essere utile per la terza e la quarta linea. In retrovia la difesa è stata puntellata con l’innesto di Daniel Sondell. Sarà tutto da scoprire il centro svedese two-ways Patrik Zackrisson. Nello scorso torneo il 29enne ha messo a bilancio 58 punti in 68 incontri nella massima serie svedese con lo Skelleftea. La rosa bianconera è completa sempre che non si decida di ingaggiare un quinto straniero per far fronte ai tanti impegni che la squadra di Shedden ha in agenda (Champions League, campionato, Coppa Svizzera e Coppa Spengler).
Il colpo: Dario Bürgler

Zugo - Persi Ramholt, Blaser e Sondell la retroguardia difensiva dei Tori si è rafforzata con gli arrivi di Diaz e con il ritorno nella Svizzera centrale di Helbling. Nel reparto avanzato sono partiti Bürgler, Thibaudeau e il prolifico Bouchard, costretto al ritiro. Gli stranieri sotto contratto al momento sono tre, l'intramontabile Holden, Immonen e il neo arrivato canadese McIntyre. 
Il colpo: Raphael Diaz

Zurigo - La prima novità è rappresentata dalla panchina. Dopo la prematura uscita ai quarti di finale negli ultimi playoff, la società ha deciso di cambiare: lo svedese Hans Wallson ha preso il posto di Marc Crawford. Due i ticinesi che sono giunti all'Hallenstadion: il difensore Guerra e l'attaccante Pestoni. Importante pure l'innesto dell'ex idolo dei tifosi del Lugano Patrick Thoresen. Alla voce stranieri, oltre al norvegese, i Lions sotto contratto hanno Ryan Shannon. 
Il colpo: Patrick Thoresen

 

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COMMENTI
 

sergejville 7 anni fa su tio
ZSC e Berna le rose più forti. Poi Zugo, Davos e Lugano. Occhio al Servette che non molla mai. Incognite Kloten e Friborgo. Dal quinto posto in giú tutto è possibile. Vedremo se ci sarà il riscatto di Losanna, Ambrì e Bienne. Langnau la più debole?
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