Questa sera i bianconeri scenderanno in pista per affrontare il Berna in gara-1 di finale: il fattore pista dovrà essere determinante
LUGANO - Ancora poche ore di attesa e poi la Resega si trasformerà in un catino incandescente, diventando il palcoscenico del primo atto della finale per il titolo che metterà di fronte il Lugano e il Berna.
Dopo 10 anni di attesa i bianconeri sono pronti a riscrivere un pezzo di storia, potendo contare sui propri sostenitori che faranno ribollire gli spalti provando così a sospingere i ragazzi di Shedden verso il trionfo. Dopo le prime due serie in cui Vauclair e compagni sono stati costretti a vincere almeno una volta in trasferta, questa volta sarà il Lugano a poter contare sul fattore pista: un fattore fin qui poco decisivo, visto anche il cammino del Berna, ma che gioco forza dovrà risultare determinante per l'obiettivo dei bianconeri.
Shedden potrà contare sull'organico praticamente al completo - fatta eccezione per Steinmann e Morini - in vista di quello che potrebbe diventare il primo passo verso il trionfo finale. Sarà una serie equilibrata, durante la quale saranno i dettagli a fare la differenza: la tecnica e l'astuzia da una parte, la forza fisica e le qualità degli Orsi dall'altra.
Fare un pronostico ora risulta davvero complicato dal momento che entrambe le formazioni durante i playoff hanno stupito, hanno messo in mostra tutta la loro forza dopo un cammino in regular season molto simile: entrambe hanno faticato in avvio, entrambe hanno cambiato l'head coach in corsa. Il Lugano alla fine ha chiuso in quinta posizione, il Berna in ottava grazie al vantaggio negli scontri diretti col Losanna.
Klasen, Pettersson, Martensson, Brunner, Hofmann, Bertaggia, Merzlikins, Lapierre potranno risultare tutti determinanti, ma la chiave di volta sarà la difesa: chi meglio saprà contenere le sfuriate avversarie - nelle fila bernesi attenzione a Conacher, Scherwey, Roy, Ebbett - alla fine potrà esultare e alzare al cielo il trofeo.
Gara-1 rappresenta solo il primo passo verso la gloria ma difficilmente sarà determinante: da qui al 16 aprile (al massimo) ci attendono due settimane di hockey intenso e spumeggiante.