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LNA«Club ostaggi degli agenti? Eh insomma... Procuratori lontani dai giovani»

18.02.16 - 18:43
Battaglia vinta per Filippo Lombardi, uno dei promotori dello “smarcamento” delle società dagli intermediari: «Grande passo avanti. Lo chiedevo da sette anni»
Ti-Press
«Club ostaggi degli agenti? Eh insomma... Procuratori lontani dai giovani»
Battaglia vinta per Filippo Lombardi, uno dei promotori dello “smarcamento” delle società dagli intermediari: «Grande passo avanti. Lo chiedevo da sette anni»
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AMBRÌ - “L'hockey svizzero è dopato, via gli agenti dai nostri giovani”. Con queste parole, pronunciate lo scorso settembre, Filippo Lombardi spiegava quel che pensava della posizione del “procuratore” nel mondo del disco e del bastone. La decisione presa ieri dai rappresentanti dei club nell'Assemblea di Lega, lo “smarcamento” delle società dagli agenti e dai loro compensi, deve dunque aver fatto piacere al numero uno dell'Ambrì.

«È stata la prima proposta fatta quando sono divenuto presidente dei biancoblù oltre sette anni fa – ci ha confermato proprio Lombardi – ci abbiamo messo un po' di tempo ma alla fine ci siamo riusciti: direi che sì, dal mio punto di vista è un grande passo avanti».

Logica vuole che, per continuare a servirsi degli agenti, i giocatori chiedano degli aumenti ai club. Fosse così non cambierebbe nulla...
«Non sono sicuro che alla fine, andrà in questo modo. Per vedere i primi risultati, intanto, dovremo aspettare un po', un paio d'anni almeno. La nuova regola entrerà infatti in vigore dal primo maggio: i contratti già in essere rimarranno quelli che sono. Premesso ciò si deve fare un ragionamento. Quali sono i giocatori che hanno bisogno di un rappresentante? Quelli che vogliono cambiare datore di lavoro, quelli che vogliono proporsi a una società nuova. Per questi il mediatore è sicuramente utile. E, visto che hanno desiderano mettersi sul mercato, penso sia giusto che questi provvedano alle provvigioni degli intermediari».

Per tutti gli altri l'agente non serve?
«Parliamo chiaramente: nel momento in cui un ragazzo si trova bene dove sta, penso sia in grado da solo di incontrare i suoi dirigenti per discutere un contratto. Tenuto conto di quanto ha reso durante la stagione può fare delle richieste. Ecco, noi come Ambrì stiamo facendo questo, per esempio: in base al rendimento si offre un accordo. Penso sia logico, normale».

Qualche mese fa parlava di agenti e giovani...
«Il grande cambiamento – e di questo sono felice – avverrà proprio a livello giovanile. Per fortuna. Sa quante volte è capitato che degli Juniori, o dei Novizi, con i loro genitori, si presentassero con un procuratore? Secondo me questo era totalmente sbagliato. Entrati in un club fin da piccoli, credo che i ragazzi debbano pensare esclusivamente a impegnarsi, a giocare, a crescere. Se sono bravi faranno la loro carriera all'interno della società. Fino alla prima squadra. Non vedo l'utilità di avere un agente. Anche perché...».

Anche perché?
«Gli intermediari sono dei professionisti che, spesso, badano ai loro interessi. E spingere un giovanissimo a fare delle richieste a un club è assolutamente nell'interesse di un agente».

Sembra quasi che i procuratori avessero la capacità di tenere in ostaggio le società.
«Eh insomma... Magari non si arrivava a quei livelli, ma di sicuro qualcuno di questi era in grado di creare zizzania con l'intento di strappare condizioni contrattuali migliori per un suo assistito. E quindi di riflesso anche per lui. In tutto ciò, tra dispettucci vari, le società avevano solo da perderci. Ricordate la frase: “è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo”? Ecco, con tutto il rispetto per la categoria...».

Eppure i mediatori avranno qualche merito. Se all'Ambrì servisse un giocatore particolare negli States?
«In quel caso parleremmo di scouting. E tutto sarebbe lecito. Il club darebbe mandato a un professionista di cercare un tipo particolare di atleta e questi otterrebbe la propria commissione una volta trovato quanto richiesto. La società richiede una prestazione, la società provvede al pagamento. Mi sembra perfetto».

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COMMENTI
 

GI 8 anni fa su tio
"Ecco, noi come Ambrì stiamo facendo questo, per esempio: in base al rendimento si offre un accordo. Penso sia logico, normale» attenzione non "non fare troppo" !!
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