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HCLLugano ancora disastroso, il Bienne passeggia sulle sue macerie

23.10.15 - 22:06
La cacciata di Fischer e Andersson non ha dato la scossa ai ticinesi, usciti sconfitti 1-5 dalla Tissot Arena
Lugano ancora disastroso, il Bienne passeggia sulle sue macerie
La cacciata di Fischer e Andersson non ha dato la scossa ai ticinesi, usciti sconfitti 1-5 dalla Tissot Arena
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BIENNE – Un Lugano disastroso è naufragato a Bienne, incassando un pesante 5-1.

Completata la rivoluzione, mandati a casa Fischer e Andersson e con Christian Wohlwend in panca (in attesa del nuovo coach), i bianconeri hanno cominciato uno dei weekend più difficili e importanti degli ultimi anni.

Le colpe di una classifica bruttissima erano tutte del coach?
Lo spogliatoio, ricchissimo di talento, stava “giocando contro” e attendeva solo il momento giusto per tornare a sprigionare energia?
La società ha scelto e si è mossa bene?

Una prima risposta a queste domande è arrivata nella sera di Bienne, nella quale i ticinesi, confusi e confusionari, sono nuovamente naufragati. Alla Tissot Arena si è visto il solito inconcludente Lugano, leggero in attacco e svagato in difesa. Anzi, se possibile, si è vista una squadra ancor peggiore di quella “ammirata” nelle ultime uscite con Fischer in panchina. I bernesi così, senza troppo penare, hanno messo le mani su tre punti pesantissimi.

Il match si è messo malissimo già nel primo tempo, chiuso 2-0 per i padroni di casa, spinti dalle reti di Spylo e Arlbrandt. Apertosi con una rete annullata a Morini, il secondo parziale ha mostrato un Lugano almeno combattivo, riuscito a scampare a due inferiorità numeriche nei primi minuti ma poi arresosi davanti al guizzo dell'ex Daniel Steiner (29'45”). Il primo sussulto bianconero si è visto solo al 35'51” quando Klasen ha trovato l'1-3 della speranza.

Sotto di due reti e con le spalle al muro, i ticinesi hanno tentato di rialzare la testa nel terzo tempo. Non ci sono riusciti. E non sono rientrati più per demeriti loro – quelli già palesati nel primo mese abbondante di questa disgraziata stagione – che per meriti dei padroni di casa. Il Bienne si è infatti limitato a controllare con ordine le offensive rivali e, dopo le reti di Nicholas Steiner e Arlbrandt, è planato comodamente, con un grande vantaggio, al 60'.

Una nuova sconfitta, la quinta nelle ultime sei uscite e l'undicesima su sedici match di campionato, ha spinto il Lugano in fondo all'abisso. Sempre più ultimo e sempre più triste, il club ha ora poco tempo per rimettere insieme i cocci di un'annata fin qui pessima. Il derby alle porte e una nuova intensissima settimana all'orizzonte (con annessa nomina del coach) devono servire per il rilancio. O potrebbero sancire il definitivo crollo.

BIENNE-LUGANO 5-1 (2-0, 1-1, 2-0)
Reti: 12'59” Spylo (Sutter) 1-0; 19'12” Arlbrandt (Huguenin) 2-0; 29'45" Danie Steiner (Sutter) 3-0; 35'51" Klasen (Pettersson) 3-1; 50'21" Nicholas Steiner (Spylo) 4-1; 58'30" Arlbrandt (Huguenin) 5-1.
LUGANO: Merzlikins; Vauclair, Ulmer; Furrer, Chiesa; Kparghai, Hirschi, Sartori; Hofmann, Martensson, Filppula; Klasen, Sannitz, Pettersson; Reuille, Morini, Fazzini; Kostner, Romanenghi, Kienzle.
Penalità: Bienne 3x2'; Lugano 6x2'.
Note: Tissot Arena, Bienna, 5'665 spettatori. Arbitri: Björk, Eichmann, Mauron, Pitton.

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