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LNABasta hamburger enormi, a Ginevra comincia la dieta

02.09.15 - 15:12
Chris McSorley ha finora avuto poche soddisfazioni dal mercato. Dopo buone stagioni il Ginevra rischia di vivere un campionato difficile
Basta hamburger enormi, a Ginevra comincia la dieta
Chris McSorley ha finora avuto poche soddisfazioni dal mercato. Dopo buone stagioni il Ginevra rischia di vivere un campionato difficile
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GINEVRA - Negli ultimi anni il Ginevra si è confermato come il club romando più popolare e vincente (grazie anche ai successi nella Coppa Spengler nel 2013 e 2014). Questo primato si deve soprattutto al lavoro del coach-direttore sportivo-co-proprietario Chris McSorley, il quale, da buon uomo d’affari, tra iniziative varie e il McSorley’s Pub & Steak House (dove tra l’altro è possibile scegliere tra gli hamburger Picard e Bezina), ha reso l’hockey più che attraente nella città di Calvino.

Per quanto riguarda lo sport, guardando solo alle ultime due stagioni, il canadese ha pilotato le Aquile a due semifinali playoff consecutive. Ora però tutto potrebbe cambiare: nei prossimi mesi, McSorley & Co. potrebbero infatti essere costretti a servire panini più piccoli invece di succulenti ed enormi hamburger.

Punti di forza
Chris McSorley ha, dentro e fuori dal ghiaccio, messo in piedi un sistema che funziona. Sarebbe dunque un errore clamoroso sottovalutarlo e anche sottovalutare il club. Il problema riguarda però principalmente la squadra, meno competitiva rispetto al recente passato.
Punti deboli
Le prime due linee sono molto buone, il resto lascia invece molto a desiderare. A Ginevra manca un buon portiere e in difesa il solo Romain Loeffel si può considerare affidabile: Goran Bezina sta inevitabilmente diventando vecchio e Johan Fransson è famigerato per i buchi che lascia davanti alla sua porta. Attualmente McSorley può contare solo su sette difensori. Pochini, tenendo anche conto che la qualità, dopo le partenze di Christian Marti e Dario Trutmann, è notevolmente calata. Mentre squadre come Kloten, Bienne, Losanna e Ambri si sono rinforzate, le Aquile hanno perso molto. Il coach ha rinunciato al classico colpo ad effetto. Starà per caso aspettando l’inaugurazione della nuova pista (prevista entro tre anni) per piazzarlo?
Speranze per il futuro
Auguste Impose, fenomeno della nazionale U18 e punto fermo per il futuro del club, ha scelto di giocare in Nord America. Per contro è tornato dall’estero, dopo le esperienze in Canada e Svezia, il 18enne Damien Riat. McSorley non è mai stato un coach timoroso: ha sempre dato spazio ai giovani con qualità. È stato grazie al coraggio dell’allenatore che ragazzi come Noah Rod e Floran Douay hanno potuto maturare già buona esperienza in LNA.
Previsione
I limiti della squadra si sono notati già in Champions Hockey League. Vedere questo Ginevra qualificato per i playoff sarebbe una grande sorpresa.

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