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HCLLugano, crescita spaventosa ma devi ancora pedalare parecchio

02.11.14 - 08:02
Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso i bianconeri hanno sedici punti in più in classifica. Sono diventati pericolosi; per essere grandi devono però fare un ulteriore salto di qualità
Ti-Press
Lugano, crescita spaventosa ma devi ancora pedalare parecchio
Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso i bianconeri hanno sedici punti in più in classifica. Sono diventati pericolosi; per essere grandi devono però fare un ulteriore salto di qualità
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO – Può essere soddisfatto il Lugano della sua stagione? In fondo la classifica è buona ma non eccelsa, i numeri sono buoni ma non fantastici, i risultati sono buoni ma non perfetti. La risposta è, ovviamente, sì. Quello visto da inizio settembre a fine ottobre è infatti probabilmente il miglior Lugano dai tempi dell'ultimo titolo. Certo la squadra di Fischer è perfettibile; gli sprazzi di gioco mostrato e le emozioni regalate in queste prime settimane di stagione alla Resega non si vivevano tuttavia da un pezzo.

Il progetto del coach dei ticinesi, partito l'anno passato, sta, con il passare del tempo, prendendo sempre più forma e acquisendo sempre più sostanza. Dalla fine dell'estate 2013 a ora la squadra è cambiata e ha modificato il proprio gioco e il proprio volto; lo ha fatto però sempre seguendo la linea tracciata dal suo allenatore.

La crescita bianconera è certificata dai numeri i quali, nello sport, vogliono dire sempre molto. Rispetto a dodici mesi fa, a questo punto della stagione, alla Resega hanno messo insieme ben sedici punti in più. Allora, fiaccati da infortuni, incertezze e dai classici problemi che si incontrano all'inizio di un progetto, avevano conquistato appena venti punti, vincendo solo cinque contese (su diciotto) entro il 60'.

I gravi problemi di quella squadra erano dati soprattutto da un attacco che non pungeva. Le quaranta reti realizzate allora sono un'inezia rispetto alle 64 totalizzate nel 2014-15. Questo significativo passo avanti è figlio anche delle meraviglie di Pettersson il quale, ben supportato da Klasen, sta facendo la differenza. Il confronto con l'anno passato diventa infine impietoso quando si parla di classifica: il paragone tra il quarto posto odierno e l'undicesimo dell'ottobre 2014 fa sorridere nella stanza dei bottoni bianconera.

Cosa significano tutti questi numeri? Che il Lugano ha imboccato la strada giusta, che è tornato – parlando di regular season - a essere una delle prime forze del campionato. In queste settimane i ticinesi hanno tenuto un gran ritmo, non facendosi troppo distrarre nemmeno dai fastidiosi infortuni capitati a qualcuno dei loro alfieri. Hanno insomma fatto il loro dovere, dimostrando di possedere anche il carattere necessario per “sopravvivere” a serate di scarsa brillantezza.

Chiudere l'anno nella top four è il vero grande obiettivo del club e sarebbe l'ennesima conferma della bontà delle scelte fatte. Da quel risultato, fondamentale, poi si potrebbe partire con ambizione per la campagna dei playoff. Ma quella è un'altra storia. C'è ancora molto tempo per pensarla e scriverla nel modo giusto. E per immaginare il lieto fine...

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