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EURO 2020Il grigio timore del coronavirus va (per un po') in vacanza

10.06.21 - 23:26
Cinque anni dall'ultimo Europeo. Un'eternità. Da allora tutto è cambiato
keystone-sda.ch / STF (JEAN-CHRISTOPHE BOTT)
Il grigio timore del coronavirus va (per un po') in vacanza
Cinque anni dall'ultimo Europeo. Un'eternità. Da allora tutto è cambiato
Svizzera outsider, ma impensierire le big sarà dura.
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ROMA - L'ultima volta, correva l'anno 2016, vinse la Francia. Da allora sembra però passata un'eternità. Anzi, è passata un'eternità

L’Europeo che scatterà stasera troverà un mondo totalmente diverso da quello lasciato cinque anni fa. L’incosciente euforia della kermesse consumatasi in Francia e vinta da Cristiano Ronaldo e soci è infatti in gran parte stata spazzata via dal grigio timore arrivato con il coronavirus. Già solo il ritardo di un anno sulla tabella di marcia, per una manifestazione tanto importante (e lucrativa), fa capire quanto grandi, difficili e dolorose siano state le sfide che un po’ tutti siamo stati costretti ad affrontare. Quando mai, senza eventi catastrofici in atto - e la pandemia lo è senza dubbio - un teatro tanto scintillante è stato costretto a rimaner chiuso? 

Ora che però il peggio sembra alle spalle, più che una semplice riunione sportiva l’Europeo - con i suoi ori e i suoi lustrini - è visto quasi come il simbolo della rinascita. I campionissimi che tutti applaudono potranno infatti recitare in giro per il continente, toccando undici città, undici palcoscenici. Seppur in maniera parziale, i tifosi potranno riempire gli stadi. Le parole “festa” e “assembramento” non avranno poi un’accezione negativa e non saranno accompagnate da sguardi torvi. Si tornerà, insomma, a vivere una normalità ormai quasi desueta, dimenticata. Sarà quasi come un nuovo dolcissimo inizio.

Certo, ci saranno poi anche i risultati. Non crediate, infatti, che il clima leggero risparmierà aspre critiche alla nostra Svizzera, qualora questa dovesse faticare nel girone oppure - ancora - si ritrovasse a litigare con i match a eliminazione diretta. Non pensiate che il buonismo dal quale ora sono pervasi, frenerà i giocatori una volta che in campo gli animi si saranno scaldati. Quello, però, in fondo, fa parte del gioco.   

Ed è giusto che come un gioco sia intesa la rumorosa riunione che il prossimo mese riempirà le giornate di appassionati e non. Ma ogni gioco ha un vincitore; quindi, chi vincerà? Chi solleverà il trofeo a Wembley? I nomi sono i soliti: la Francia partirà davanti a tutti, seguita da un gruppo comprendente Germania (la solita), Italia, Belgio, Portogallo e Spagna. Le altre? L’ascesa di un’outsider è sempre possibile; vedere qualche “non big”, anche la Svizzera, toccare le semifinali sarebbe però una gigantesca sorpresa.

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