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NAZIONALEPetkovic dalla Prima Lega alla Nazionale: «Ho fatto una gavetta importante»

07.06.16 - 11:45
Nel corso della sua carriera il tecnico ticinese della selezione rossocrociata ha vinto una Coppa Italia quando era alla guida della Lazio
Petkovic dalla Prima Lega alla Nazionale: «Ho fatto una gavetta importante»
Nel corso della sua carriera il tecnico ticinese della selezione rossocrociata ha vinto una Coppa Italia quando era alla guida della Lazio
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LUGANO - Come tutti gli appassionati di calcio ben sanno, il prossimo 10 giugno inizieranno gli Europei in Francia, mentre il giorno seguente la Svizzera di Vladimir Petkovic debutterà alla rassegna continentale contro l'Albania. 

Se si pensa che 8 anni fa il tecnico 43enne allenava in Challenge League, la sua ascesa verso il calcio che conta è stata davvero impressionante. Il coach ticinese, di origine balcanica, si è seduto definitivamente in panchina nella stagione 2000, nel Malcantone Agno - dopo due esperienze come allenatore-giocatore - e con questa squadra si è laureato nel 2003 campione di Prima Lega.

Dopo quattro campionati in Challenge League divise fra Agno - poi diventato Lugano - e Bellinzona, Petkovic ha centrato la promozione in Super League, ma nonostante ciò non è stato riconfermato dalla dirigenza granata. 

In seguito ha allenato lo Young Boys (2008-2011), il Samsunspor in Turchia (2011-2012), il Sion nel 2012 e infine il campionato italiano ha messo gli occhi su di lui - e più precisamente la Lazio - con cui ha collaborato un biennio conquistando la Coppa Italia dove ha vinto in finale il derby contro la Roma (2013).

Dopo questa esperienza Vlado è riuscito nell'impresa di farsi assumere come selezionatore della Nazionale Svizzera, che guida dal 2014, e ora disputerà addirittura l'Europeo. «Per me è una situazione normale, perché niente è arrivato per caso e niente è arrivato subito», ha dichiarato proprio Petkovic. «Nella mia carriera da allenatore ho fatto un percorso importante - la cosiddetta gavetta - di conseguenza passo dopo passo sono arrivati questi traguardi, in maniera uniforme e normale».

Ma qual è stato il segreto di una tale impennata? Se si pensa che quando ha ottenuto la promozione in Super League con il Bellinzona (2008), la dirigenza granata ha deciso di sollevarlo dal suo incarico per ingaggiare al suo posto Marco Schällibaum: «Cerco sempre di pretendere il massimo da me stesso e di dare il 100%», ha continuato Vlado. «Non mi accontento mai dei traguardi che raggiungo, perché mi piace puntare sempre più in alto».

E ora ci sarà la grande avventura a Euro 2016...«Abbiamo un grande gruppo che si è rafforzato nel campo di allenamento svolto in Ticino», ha concluso. «Portare i ragazzi a Lugano è stata una certezza e sapevo già dall'inizio che a tutti sarebbe piaciuto venire in questa parte della Svizzera. Il clima e la mentalità della gente che abbiamo trovato ha potuto creare entusiasmo e positività: tutto questo ci è servito e dovremo sfruttarlo in Francia».

 

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COMMENTI
 

Hardy 7 anni fa su tio
Mi auguro che in campo vada una squadra solida e unita. L'unica pecca è che là davanti non riusciamo a fare mezzo goal neanche a porta vuota: se all'Europeo giochiamo come contro la Moldavia faremo ben poca strada.
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