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MERCATOAllegri non si smentisce: "Tutto ok con Pirlo, è stato… anzi è un campione"

16.07.14 - 18:11
Il tecnico si presenta e parla della Juve che verrà: "Non sarà facile vincere ancora lo scudetto"
Keystone/Manu Fernandez
Allegri non si smentisce: "Tutto ok con Pirlo, è stato… anzi è un campione"
Il tecnico si presenta e parla della Juve che verrà: "Non sarà facile vincere ancora lo scudetto"
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TORINO (Italia) - Il primo giorno di Massimiliano Allegri alla Juventus arriva solo poche ore dopo l’ultimo, burrascoso di Conte. Tutto in fretta e furia: incontro, firma e presentazione. La Juve volta pagina e il dg Marotta prova a sintetizzare cosa è successo: “Si è conclusa un’avventura storica che rimarrà nella bacheca e nei ricordi. È l’occasione di ringraziare Conte, un allenatore vincente non perché ha vinto i titoli ma perché ha una mentalità vincente e una cultura del lavoro sempre espressa in settimana. Auguriamo a lui tanti successi. Il mondo del calcio vive però a una velocità estrema e deve vedere sempre la Juventus protagonista. La storia ci impone di vincere, ed è per questo che secondo noi il profilo più adatto per sostituire Conte è quello di Allegri. Ha sempre dimostrato di saper vincere: ha vinto un campionato con il Sassuolo, ha fatto benissimo con il Cagliari e in quell’anno ha vinto il riconoscimento di miglior allenatore di Serie A, poi è andato al Milan vincendo subito lo scudetto… Apriamo questo capitolo con i principi e gli ideali della nostra storia, ovvero vincere“.

Sull’improvvisa rottura con Conte Marotta ha spiegato: “Si è consumato negli ultimi mesi: abbiamo tentato in tutti i modi di tenerci stretto Conte perché riteniamo che sia un allenatore vincente e perché ha contribuito alle vittorie. È chiaro che questo confronto è stato un confronto in cui da una parte c’era la volontà della società, dall’altra c’era la sua volontà di fermarsi e questo ha portato al tentativo di tenercelo. Quando poi si è presentato al raduno sono però emerse ulteriori difficoltà, non legate al mercato o a motivi organizzativi, così siamo arrivati a stipulare la risoluzione del contratto“.

Ha poi preso la parola Allegri che prima di rispondere ad ogni domanda ha detto: “Un fulmine a ciel sereno, da domani inizierò a lavorare per creare una stagione vincente. Alla base serve una buona organizzazione del lavoro e qui ne trovo una perfetta da tre anni. Questa società ha storia e tradizione, una società che costruisce il presente e il futuro. Eredito una squadra che ha vinto per tre anni: i primi due affascinanti, soprattutto il secondo, quando io ero sull’altra panchina. Adesso però sono qui per cercare di contribuire alle vittorie di questa società“.

Due nodi da sciogliere subito, ancor prima di iniziare. Il rapporto con Pirlo, che avrebbe lasciato il Milan proprio per le incomprensioni con Allegri, e lo scetticismo dei tifosi che già hanno iniziato a contestare la scelta societaria. Il neo-tecnico bianconero si è mostrato ottimista su entrambi i fronti: “Non ci siamo ancora sentiti, per quanto riguarda Andrea è stato… anzi è un campione. Con me ha sempre giocato tranne nell’ultima stagione in cui si era infortunato. In quella stagione è stato sfortunato, alla fine la società insieme ad Andrea hanno preso la decisione di separarsi. Io adesso dopo tre anni me lo ritrovo e mi ritengo fortunato a poter nuovamente allenare un campione. Non ci sono mai stati problemi con lui: un matto mette in discussione Pirlo. Capisco poi lo scetticismo dei tifosi, in un giorno è cambiato l’allenatore a cui erano affezionati, Conte rappresentava qualcosa di importante per la Juventus. Li conquisterò con il rispetto, i risultati e il lavoro. Avranno tutti modo di conoscermi. Capisco l’importanza di allenare la Juve, ma ho fatto quattro anni al Milan: so come funziona nelle grandi squadre“.

Sul futuro che lo aspetta Allegri ha le idee chiare: “Bisognerà migliorare in Champions, la società ha una strategia oculata di mercato, sta cercando di rinforzare la squadra per renderla competitiva anche in Europa. Non la stravolgerò, lavorerò sui giocatori, porterò degli accorgimenti per cercare di migliorare una squadra già grande. In Italia la Juve rimane la favorita, tuttavia vedremo alla fine del mercato come si saranno mosse anche le altre pretendenti allo scudetto. In Europa ci sono tanti club importanti e blasonati. Come ha fatto l’Atletico quest’anno anche noi abbiamo però il dovere di fare una grande Champions, la  Juve deve stare tra le prime otto d’Europa“.

Non si sbilancia infine sul modulo che adotterà: “Sfrutterò i giocatori al meglio in base alle loro caratteristiche, la sfida mi affascina e arrivare al quarto scudetto consecutivo non sarà facile, sono però molto stimolato e faremo tutto il possibile”. (itm/red)

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