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ACBGiulini: "Sono fiducioso sul futuro del Bellinzona"

18.04.13 - 11:12
Il presidente dei granata ha spiegato la situazione della sua società, sottolineando la presenza di nuovi investitori: "Continuiamo a inseguire il nostro sogno"
Ti-Press / Carlo Reguzzi
Giulini: "Sono fiducioso sul futuro del Bellinzona"
Il presidente dei granata ha spiegato la situazione della sua società, sottolineando la presenza di nuovi investitori: "Continuiamo a inseguire il nostro sogno"
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BELLINZONA - L’AC Bellinzona è salvo. Almeno per ora. La paura, il timore che 109 anni di storia potessero essere cancellati con un colpo di spugna sono passati nel momento in cui il Pretore ha deciso di rinviare la decisione a lunedì.

Era una decisione prevedibile? No. Almeno tenuto del modo in cui Giulini si è avvicinato al processo. Ma, viste le premesse, deve essere considerata una mezza vittoria. A questo punto, con il risanamento societario non più improbabile, il Bellinzona ha guadagnato ancora qualche giorno di vita o, probabilmente, qualche settimana. Se il Pretore concederà altre due settimane al numero uno granata, ecco che il salvataggio del club potrebbe concretizzarsi. È chiaro però che Giulini dovrà trovare fondi importanti per risolvere definitivamente la questione. Intanto però la squadra potrà continuare la sua avventura in Challenge League. A partire da stasera, al Comunale, quando in campo, contro il Wil, potrà rimettersi a correre, a inseguire l’Aarau capolista…

“Abbiamo chiesto due settimane perché ci sono nuovi investitori che sono pronti a investire nel Bellinzona, ma c’è la massima riservatezza. Abbiamo bisogno solo di un po’ di tempo ma siamo molto fiduciosi, anche sulla decisione del Pretore di lunedì”, ha esordito lo stesso Giulini al termine dell’udienza all’esterno della Pretura.

“Le trattative con i nuovi investitori sono molto serrate, siamo quasi alla fine e quindi si richiede molta discrezione. Me ne sto occupando io di persona assieme ai miei collaboratori, ma il futuro del Bellinzona non dipende soltanto da me ma anche da questi investitori e da tutte le persone che possono collaborare con noi: io sono aperto e accetto gli aiuti che possono arrivare”, ha continuato il numero 1 granata che hai voluto anche sottolineare che: “I finanziatori possono essere di due tipi: quelli che sono interessati alla squadra e quelli che sono interessati allo stadio, al suo progetto che si è rivelato molto accattivante. Speriamo di riuscire a portare qui a Bellinzona entrambi i generi”.

Per ottenere la licenza in vista della prossima stagione, ovviamente, il Bellinzona deve appianare i debiti: “L’obiettivo è proprio questo, non vogliamo nessun concordato anche perché siamo sicuri di riuscire a ripianare questi buchi anche grazie ai nuovi investitori. Ma dobbiamo affrontare una cosa per volta, prima dobbiamo pensare a risanare tutte le questioni poi si penserà alle licenze…”, ha chiarito il presidente dell’ACB.

Incalzato sul futuro del Bellinzona, e di quella di Giulini il presidente granata ha così risposto “Spero che farò ancora parte dell’ACB, poi magari non sarò il finanziatore principale e non sarò preso di mira dai fotografi”

Il tifoso numero 1 del Bellinzona è apparso molto sereno e convinto che il buio si stia dissolvendo intorno a lui e alla sua società: “Non ho rimpianti anche se qualche errore sicuramente è stato fatto, anche perché da dicembre in poi ci sono stati una serie di imprevisti incredibili, ma ora le cose si stanno sistemando. Abbiamo seguito un sogno che ovviamente ha portato dei rischi che non erano evitabili, anche perché la vita è fatta di sogni e rischi. Ho sempre cercato dei soci, dei partner ma avevamo bisogno del referendum del 14 aprile per realizzare questo sogno: ora che la votazione ci ha dato ragione, sarà molto più facile trovare dei finanziatori. Il cammino non sarà facile, ma abbiamo una carta importante in mano da giocarci”

Negli ultimi giorni si era vociferato di una possibile fusione del Bellinzona col Locarno. Giulini però ha voluto chiarire la situazione: “Ne hanno parlato, è vero, ma non io anche perché queste cose non si fanno quando sei in difficoltà ma quando sei in una situazione di forza e sicurezza. Io sono presidente del Bellinzona quindi mi preoccupo solo dell’ACB”. E in caso di promozione, si potrebbe ripensare a una fusione con le altre squadre ticinesi? “Noi crediamo nei sogni così come in quello della Super League. In quel caso il tavolo è aperto, dovremmo però essere tolleranti e accettare le proprie diversità per coesistere; iniziamo però ad andare avanti passo dopo passo”, ha concluso il presidente dell’ACB.

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