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Paiva tra ambizione e realismo: «ACB favorito? Lavoriamo solo da tre settimane...»

PROMOTION LEAGUEPaiva tra ambizione e realismo: «ACB favorito? Lavoriamo solo da tre settimane...»

06.08.21 - 20:00
João Paiva: «L’obiettivo stagionale? Gioco divertente e tifosi innamorati»
Ti-press (Samuel Golay)
Paiva tra ambizione e realismo: «ACB favorito? Lavoriamo solo da tre settimane...»
João Paiva: «L’obiettivo stagionale? Gioco divertente e tifosi innamorati»
Il mister granata all’attacco del campionato: «Cominciamo a giocare un po’ di partite, arriviamo a dicembre, poi faremo qualche valutazione».
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BELLINZONA - Giovane e con un’esperienza in panchina limitata? Vero. João Paiva, nuovo mister del Bellinzona, non è però uno da cliché. Non si ferma alla banalità. A quella che lo vorrebbe in difficoltà solo perché alla prima avventura in un club blasonato. E pure a quella che, proprio perché al volante di una possibile fuoriserie, lo indica come pronto a una stagione di soli successi. 

«Noi favoriti per la vittoria finale? La sola vittoria alla quale stiamo pensando è quella che vogliamo raccogliere domani all’esordio in campionato (al Comunale, ore 17.45, contro l'YB II, ingresso gratuito) - ha raccontato il 38enne - Per il resto, pur essendo un club storico e per natura ambizioso, con appena tre settimane di lavoro alle spalle questo Bellinzona non può essere considerato il favorito del campionato».

La società sembra aver imboccato la strada del professionismo…
«Ancora no. Il gruppo, per esempio, fa gli allenamenti alle sei di sera. Solo una parte dei ragazzi si trova una volta a settimana anche la mattina. La società sta cambiando, sta crescendo, ma il processo è appena cominciato».

Il ritiro di Novarello e la vivacità sul mercato di Bentancur fanno però ben sperare i tifosi.
«Il club sta facendo il massimo e sta cercando di non lasciare nulla al caso. Il ritiro è stato importante perché ci ha permesso di fare, come gruppo, come squadra, dei progressi netti e importanti. Per quanto riguarda Bentancur invece… non c’è bisogno che ne parli io: ci sta mettendo in condizione di lavorare al meglio. Non posso che ringraziarlo per l’opportunità che mi ha dato».

Professionalità fa però rima con pressione.
«Non mi sono stati chiesti risultati particolari. L’obiettivo è quello di dare il massimo, offrire un gioco divertente e far innamorare i tifosi. Pensiamo solo a quello. E devo dire che, nonostante il poco tempo avuto, già qualcosa siamo riusciti a fare. Ci sono stati dei miglioramenti tattici, oltre che fisici, che mi rendono orgoglioso». 

Divertimento, passione… tutto ciò è però quasi sempre legato a doppio filo ai numeri.
«Le vittorie sono una conseguenza del bel gioco. Inutile girarci attorno. Abbiamo un’idea e vogliamo provare a svilupparla. Se ci riusciremo potremo rendere difficile la vita a ogni avversario che affronteremo».

Qui ci leggiamo un po’ di ambizione.
«Solo convinzione che, se ci applicheremo, potremo vivere una bella stagione. La classifica? Cominciamo a giocare un po’ di partite, arriviamo a dicembre, poi faremo qualche valutazione».

 

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