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COPPA SVIZZERA«Sappiamo che la Coppa può riservare sorprese: a Monthey con la giusta mentalità»

06.04.21 - 15:46
Maurizio Jacobacci, intenzionato a dare spazio anche a chi sin qui ha giocato meno, lancia la sfida col Monthey.
Ti-press (Samuel Golay)
«Sappiamo che la Coppa può riservare sorprese: a Monthey con la giusta mentalità»
Maurizio Jacobacci, intenzionato a dare spazio anche a chi sin qui ha giocato meno, lancia la sfida col Monthey.
Domani i bianconeri, a caccia del pass per i quarti di finale, fanno visita ai vallesani (18.00).
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LUGANO - Tornato in Ticino con un punto dall’insidiosa trasferta di Ginevra, il Lugano si prepara a riassaporare l'aria della Coppa Svizzera a quasi 7 mesi di distanza dall'ultima volta. Era l'11 settembre quando i bianconeri superarono 2-1 lo Sciaffusa nei 1/16 di finale - decisivo Covilo ai supplementari -; domani andrà finalmente in scena il match degli ottavi contro il Monthey.

Contro i vallesani, club di 2a Lega Interregionale a lungo “imbrigliato” dal Covid - come noto i campionati dilettantistici hanno subito un lungo stop -, Maurizio Jacobacci darà spazio alle seconde linee, senza però snobbare l’impegno e chiedendo ai suoi massima concentrazione.

«Non c’è nessuna intenzione di prendere sotto gamba l'appuntamento, ma con un calendario così fitto e una rosa ampia credo sia giusto dare spazio anche a chi ultimamente ne ha trovato meno - interviene il mister in conferenza stampa - Guidotti, Macek, Lungoyi, Gerndt, Opara, Facchinetti e Osigwe sono tutti ottimi giocatori che potranno essere della partita», aggiunge il tecnico, che per l’occasione non potrà contare su Oss, Covilo e Baumann (acciaccati).

«Sappiamo che la Coppa può riservare sorprese. Al di là della qualità è fondamentale la mentalità. Dovremo portare in campo una mentalità vincente e voler decidere subito la partita, per evitare problemi o difficoltà. Sappiamo che quando una cosa inizia male, poi finisce anche peggio».

Ti aspetti risposte importanti dalle cosiddette seconde linee?
«Le risposte le hanno sempre date. Mi aspetto serietà e professionalità. Quando non si entra in campo nel modo giusto poi si va incontro a difficoltà. Da chi ha giocato meno mi aspetto che abbia voglia di dimostrarmi di meritare più spazio. Con tutto il rispetto per l’avversario, mi aspetto di creare tante occasioni per andare a bersaglio. Ci vorrà un Lugano unito e coeso, che giochi e lotti da squadra».

Cosa dirai ai ragazzi che scenderanno in campo?
«Il Monthey non è un avversario che conosciamo moltissimo. Abbiamo il filmato della partita di Coppa contro il Balerna, ma non farò una teoria video. Non faremo troppe teorie sul Monthey, ma piuttosto su noi stessi. Voglio far capire ai ragazzi che chi gioca ha una responsabilità nei confronti della società e di chi ha passato il turno contro lo Sciaffusa. Già in quel caso non era stato semplice e avevamo vinto in extremis. Non vogliamo più andare in difficoltà. Sottovalutare l’avversario non esiste nella mia mentalità e, di conseguenza, non lo voglio mai vedere neanche nei miei giocatori».

Senza sottovalutare l’importanza della competizione, affrontare un avversario di 2a Lega Interregionale è una buona occasione per chi deve “sfogarsi”, trovare spazio e guadagnare fiducia.
«Questi assolutamente si. Voglio che entrino in campo con volontà e mi diano ragione sulle mie scelte. Se non li facessi giocare adesso, non giocherebbero mai.  Se si entra in campo con sufficienza si rischia anche di farsi male nei contrasti. Sappiamo che loro la metteranno anche sul fisico e pure lì dovremo dare le giuste risposte. Le qualità tecniche fanno la differenza solo se anche tutti gli altri ingredienti sono giusti».

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