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SUPER LEAGUEJacobacci: «Ci tocca una partita difficile e… fisica»

19.02.21 - 18:30
Problemi e soluzioni in casa-Lugano.
Ti-press (Elia Bianchi)
Jacobacci: «Ci tocca una partita difficile e… fisica»
Problemi e soluzioni in casa-Lugano.
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LUGANO - Un Lugano che non sa più vincere sfiderà domenica, in un match estremamente difficile, il Lucerna dell’ex Celestini. Una squadra altalenante ma rognosa, perforabile ma anche estremamente pericolosa. E sarà in campo senza gli squalificati Macek e Sabbatini e l’acciaccato Maric (pronto per la settimana prossima). In dubbio pure la presenza di Custodio e Daprelà, mentre Guidotti e Opara sono destinati alla panchina.

E proprio di panchina, di chi la rifiuta e di chi poco la sopporta, ha parlato Maurizio Jacobacci in conferenza stampa. 

«In passato avere giocatori di spessore in panchina o tribuna è stata la nostra fortuna - ha raccontato il mister bianconero - e sarà così anche in futuro. È giusto che chi è escluso non sia contento; importante però è continuare ad allenarsi, parlare poco e far valere i fatti. Poi si deve capire che il gruppo è affiatato e che tutti ne fanno parte e che i risultati sono solo una conseguenza di quel che si fa in settimana». 

Un ruolo secondario è stato riservato, nelle ultime settimane, ad Alexander Gerndt…
«Che sta vivendo abbastanza bene il suo essere panchinaro. Ha accettato la situazione e si sta continuando ad allenare al massimo e a mettere la giusta attitudine in quel che fa. Lui è un esempio per tutti». 

Per superare il Lucerna serviranno attenzione e praticità.
«Troveremo un avversario che cercherà di fare la partita costruendo il gioco da dietro e che davanti ha ottimi elementi. Penso per esempio a Schaub, a Sorgic, a Schürpf o a Ugrinic. Ci troveremo di fronte una squadra valida, che ha vinto 3-0 in casa con il Servette e che, finché è rimasta con undici uomini in campo, stava vincendo 1-0 a San Gallo. Ci tocca una partita difficile e… fisica. Ecco, dovremo dare una risposta anche su quel piano».

Il pareggio contro il Servette cosa ha insegnato?
«Il Lugano deve ritrovare quello che era il suo punto di forza fino a poco tempo fa: l’attenzione in difesa. Era difficile segnarci un gol, soprattutto alla fine. Deve tornare a essere così. È un peccato aver sprecato un’occasione così. Dobbiamo essere bravi a chiuderci bene e non lasciare che capitino nuovamente situazioni del genere, nelle quali due avversari si ritrovano soli in area».

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