Tutto è in mano al Consiglio federale.
In questa stagione il Lugano ha giocato un solo match in Coppa, a Sciaffusa nei 16esimi.
MURI - Quattro ottavi di finale sono stati definiti. Per sapere quando si terranno gli altri si dovrà, invece, attendere. L’edizione 2020/21 della Coppa Svizzera rischia di trascinarsi a lungo. Anzi, rischia di essere un enigma senza soluzione. Già perché delle quattro sfide ancora “incerte”, ben tre - Monthey-Lugano, Solothurn-Kriens e Vevey-Servette - coinvolgono compagini non professionistiche, al momento ai box causa pandemia. Queste hanno una sola certezza riguardo al futuro: se mai avranno il via libera per ripartire, come sottolineato anche dalla FTC, l’attività agonistica potrà cominciare “unicamente dopo una fase di preparazione di almeno tre o quattro settimane”.
Si riuscirà mai, dunque, a vederle in campo prima di fine stagione? E le big... saranno costrette ad “aspettarle” o la Coppa salterà del tutto?
«Il nostro piano, al momento, è quello di… attendere le decisioni del Consiglio federale - ci hanno fatto sapere dall’ASF - Programmiamo una settimana alla volta fiduciosi che il calcio regionale possa ripartire ad aprile e che, quindi, prima di fine stagione ci sia lo spazio per completare la Coppa Svizzera. Dobbiamo comunque essere flessibili, lasciando aperta ogni possibile soluzione».
Tra queste c’è anche la cancellazione della manifestazione.
«È un’eventualità che, al momento, non vogliamo ancora considerare. E ancora non vogliamo né possiamo comunicare come si potrà svolgere il programma. È troppo presto. Quel che si può affermare è che non esiste una deadline, una scadenza fissata, entro la quale il tabellone dovrà essere completato. Ciò che esiste è un obiettivo: quello di consegnare il trofeo entro la pausa estiva».