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SUPER LEAGUECapolista per (almeno) due settimane

09.11.20 - 08:00
I bianconeri non si vogliono svegliare.
keystone-sda.ch (LAURENT GILLIERON)
Capolista per (almeno) due settimane
I bianconeri non si vogliono svegliare.
Primi con merito ma guai a parlare di titolo. Almeno per ora.
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - “Stop the count”. Sabato sera, freschi del successo alla Pontaise, i tifosi del Lugano hanno scherzosamente chiesto di chiudere istantaneamente il campionato. Comprensibile: a 19 anni di distanza dall’ultima volta i bianconeri stavano infatti guardando il calcio svizzero dall’alto verso il basso. Il parzialissimo risultato - confermato poi dallo 0-0 di ieri tra Young Boys e San Gallo - ha inondato di entusiasmo un ambiente abituatosi ad alti e bassi, passato attraverso sofferenza e purgatorio ma anche capace, negli ultimi anni, di lampi luminosi. La risalita dalla Challenge League, l’avventura di Zeman, la finale di Coppa e le partecipazioni europee hanno infatti impreziosito un cammino fatto anche di giorni bui, di cambi (tanti) di allenatore e di patemi legati alla salvezza da conquistare. Il regno del “pres” Angelo Renzetti è stato un continuo saliscendi ma, con la sua netta tendenza verso l’alto, ha portato a un presente dolcissimo.

Dove può arrivare questo Lugano? È la domanda del giorno. In più rispetto a molte di quelle che l’hanno preceduta, la truppa pilotata da Maurizio Jacobacci ha una caratteristica fondamentale, propria delle squadre ambiziose: è straordinariamente continua. E tale continuità, che autorizza sogni di gloria, ha tanti padri. La conferma quasi in blocco del buon gruppo dell’anno scorso è uno di questi. In una stagione complicatissima, i bianconeri non hanno dovuto perdere tempo a conoscersi, a prendere le misure l’un l’altro: hanno “semplicemente” continuato il lavoro già cominciato nei mesi precedenti, accogliendo i nuovi arrivati e facilitandone l’inserimento. La rosa poi, altro aspetto importantissimo, non è più limitata a 13-14 elementi veri. Questo crea competizione interna, “obbligando” tutti a spingere sempre al massimo, e dà ampia scelta al mister, così in grado di disegnare sempre un undici estremamente competitivo. Altro? Si sono consumati litri di inchiostro per sottolineare l’importanza della “testa” in un contesto che ti costringe a esami settimanali. In quanto a equilibrio il gruppo ticinese non ha eguali. Sabbatini e soci sono consci di avere dei limiti, che provano a mascherare in ogni modo, come anche delle enormi qualità, che tentano di esaltare in ogni modo. Lo spogliatoio è compatto e chi scende in campo è sempre pronto a sacrificarsi per il compagno. Certo, tutto ciò è anche garantito dall’euforia del momento; per quel che si è visto nel recente passato, in caso di filotto negativo, ne siamo certi, la disponibilità dei singoli sarebbe in ogni caso ampia. E sarebbe un’ancora di salvezza. Tosti, solidi e soprattutto umili, a Lugano possono insomma immaginarsi mesi, i prossimi, estremamente soddisfacenti. Da primi della classe? Le favorite, per il momento, sono altre. Per il momento.

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COMMENTI
 

roma 3 anni fa su tio
L'obiettivo rimane la salvezza. Godiamoci la vetta della classifica ma non montiamoci la testa anche se vedere il Lugano e il Ticino in vetta alla classifica è pur sempre un bel vedere. Forza ragazzi, forza FC Lugano

Roger maids 3 anni fa su tio
Risposta a roma
Obiettivo titolo. In fondo ogni partita la giochi per vincere. Altrimenti si resterà sempre sul fondo. Vedi S. Gallo, non sono di certo superiori al Lugano.
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