Cerca e trova immobili

SUPER LEAGUE«Sion? Sfida difficile, maschia»

02.10.20 - 18:18
Privo degli squalificati Sabbatini e Lungoyi, il Lugano dovrà brillare per superare i vallesani.
Ti-press (Alessandro Crinari)
«Sion? Sfida difficile, maschia»
Privo degli squalificati Sabbatini e Lungoyi, il Lugano dovrà brillare per superare i vallesani.
Jacobacci: «Dopo il punto strappato in inferiorità numerica a Zurigo, il morale del gruppo è molto alto»
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - Quattro punti per il Lugano e uno per il Sion. Guardando solo ai numeri, nella sfida di sabato - a Cornaredo - i bianconeri saranno i grandi favoriti. Non è per forza così. Perché un campionato ancora giovanissimo non può spingere a previsioni e perché, come i ticinesi, nei primi 180’ stagionali pure i vallesani hanno firmato prestazioni convincenti.

«Il Sion è una bella squadra, che ha acquistato giocatori importanti - ha specificato Maurizio Jacobacci - con il tempo che fa ci aspetta una partita difficile, maschia. Perché come fatto contro San Gallo e Young Boys, i nostri avversari cercheranno di essere aggressivi sul portatore di palla. Dovremo anche noi comportarci in questo modo e, visto che siamo in casa, fare di tutto per arrivare ai tre punti».

Il successo sarebbe pesante.
«Con una vittoria avremo iniziato con i fiocchi un campionato difficile. Ma la vittoria dovremo andare a cercarla con spirito, mentalità, intelligenza, grinta… Lo spogliatoio è unito e, soprattutto dopo il punto strappato in inferiorità numerica a Zurigo, il morale del gruppo è molto alto».

L’inferiorità numerica è stata una costante nei primi due match.
«Abbiamo parlato di quanto successo. Dobbiamo fare più attenzione a certi interventi. Mi riferisco per esempio al secondo giallo rimediato da Sabbatini (che sabato sarà sostituito da Guidotti, ndr): è arrivato per mancanza di concentrazione. E non va bene. Rimanere in undici è importante. Soprattutto in partite come quella contro il Sion».

Campo pesante, incontro pesante. Serviranno i muscoli. Magari come quelli di Jens Odgaard.
«È un giocatore giovane ma già con esperienza. Ha centimetri ed è bravo di testa. È insomma l’elemento che cercavamo, uno che sa farsi valere sull’aspetto fisico e che sa attaccare i sedici metri. Ma abbiamo anche Ardaiz che sta crescendo e avrà il suo spazio».

Ma che contro il Sion partirà dalla panchina.
«Come Macek, Covilo, Oss… tutti ricambi importanti che garantiscono qualità se chiamati in causa». 

Il Sion, per l’italiano d’origine Jacobacci, è anche Fabio Grosso, protagonista del Mondiale 2006.
«Ho seguito con orgoglio quella nazionale, che ho ammirato per carattere e qualità del gioco. Grosso campione del mondo? Gli auguro di avere successo... dopo la nostra partita».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE