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SUPER LEAGUEIl Lugano si butta (quasi del tutto) via

13.07.20 - 08:00
Il blackout di Lucerna è costato ai bianconeri tre gol, due punti e il sogno europeo.
keystone-sda.ch (URS FLUEELER)
Il Lugano si butta (quasi del tutto) via
Il blackout di Lucerna è costato ai bianconeri tre gol, due punti e il sogno europeo.
Sprazzi di grande gioco ma poca continuità: avanti di tre reti a Lucerna, i ticinesi si sono fatti riprendere sul 3-3.
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Sprazzi di grande gioco ma poca continuità: avanti di tre reti a Lucerna, il Lugano si è fatto riacciuffare sul 3-3.

Quaranta-cinquanta minuti di grande calcio e mezz'ora di paura. La domenica dei bianconeri si può riassumere in questi due mini archi temporali. Nel primo, fino al quarto d’ora della ripresa, Maric e compagni hanno saputo mostrare il meglio di se, sorprendendo un rivale pericoloso e comunque in forma con ritmo e personalità. I tre gol sono stati la logica conseguenza di quanto visto in campo, con Lavanchy, Lovric e Holender (dopo un paio di sbagli censurabili) finalizzatori di una squadra in palla. E poi? Poi semplicemente, davanti a un avversario obbligato a rischiare e a correre, ai ticinesi è venuto il braccino.

Quando era il momento di vincere, di piazzare il colpo decisivo o quantomeno di gestire il vantaggio, Sabbatini e soci hanno tentennato. Si sono fatti sorprendere e sono andati in confusione. E il Lucerna ne ha approfittato. L’inserimento di Yao non ha certo dato la spinta a un Lugano che, per almeno mezz’ora, ha tremendamente sofferto le folate biancoblù. Le prime sono state respinte ma, dal 62’ al 77’, per la truppa di Fabio Celestini è stata festa, una festa che, grazie a Schürpf (doppietta) e Margiotta, si è concretizzata con il pari finale. Alla vigilia in molti, nel mondo bianconero, avrebbero firmato per un pareggio che avrebbe ulteriormente avvicinato la salvezza. Al 90’, però, a prevalere è giustamente stata la delusione. Perché è vero che la squadra corre guardandosi sempre alle spalle; tenuto conto di quanto accaduto negli ultimi anni, a Lugano non avevano in ogni caso ancora smesso di pensare alla qualificazione alla prossima Europa League. Certo i giochi sono ancora aperti; a Cornaredo sanno in ogni caso che se prima serviva un’impresa, ora si è passati a parlare di miracoli. Meglio, dunque, pensare a mercoledì, a un match, quello con il Thun, che se vinto potrebbe mandare definitivamente in archivio l’eventualità-relegazione.

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COMMENTI
 

Indira69 3 anni fa su tio
Calma,calma e ancora calma.Ma di cosa stiamo parlando?si sta giocando un campionato degenerato,preda della psicosi virus,il Lugano calcio ha un Under21 che gioca in 2a inter.dunque non ha giovani calciatori da inserire in prima squadra perché non pronti per la SL e si parla d'Europa?il nostro scudetto é la salvezza e finora la squadra ha fatto benissimo,amnesie a parte ma quelle fanno parte del nostro dna,cos'altro si può rimproverare a Sabba e compagni?salviamo il posto in SL al più presto ma lasciamo da parte discorsi europei assurdi....Forza Lugano!

Zarco 3 anni fa su tio
Risposta a Indira69
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GI 3 anni fa su tio
peccato.....c'è comunque ancora il tempo per recuperare ! Dai Lügan mola mia ul mazz !!!

Zarco 3 anni fa su tio
Risposta a GI
Europa??? Chi se ne frega ..salvezza basilare

Zarco 3 anni fa su tio
Chi se ne frega dell’Europa !!!!!salvezza solo vero obbiettivo...ovviamente la stampa deve campare !!!!

SSG 3 anni fa su tio
"un punticino per raggiungere l'obiettivo stagionale" questo sarebbe stato un titolo più onesto.
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