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L’OSPITE - ARNO ROSSINIParigi è bella, ma perché rimanere? «Soldi e poi… andrà»

03.06.20 - 08:00
50 milioni (più bonus): poco o tanto per l’attaccante argentino?
Keystone (foto d'archivio)
Parigi è bella, ma perché rimanere? «Soldi e poi… andrà»
50 milioni (più bonus): poco o tanto per l’attaccante argentino?
Arno Rossini: «Ci attende un mercato probabilmente non scintillante: di soldi ce ne saranno meno».
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PARIGI - Cinquanta milioni garantiti più un ricco bonus. Questo pagherà il PSG all’Inter per continuare a godere delle gesta di Mauro Icardi. Arrivato in prestito la scorsa estate, con una stagione “monca” da 20 reti in 31 presenze, l’argentino ha convinto Leonardo a puntare forte su di lui, trasformando in definitivo il suo permesso di soggiorno in terra di Francia. 

Cinquanta milioni garantiti più un ricco bonus sono il giusto prezzo per un attaccante nel pieno della maturità e in grado di trasformare in oro - in gol - ogni pallone toccato dentro l’area di rigore? 

«Si deve tenere conto del momento storico e del fatto che tra Mauro e l’Inter il rapporto non funzionava più - è intervenuto Arno Rossini - Questi fattori hanno sicuramente giocato in favore dei parigini, che così si sono assicurati un bomber vero. Ma si deve tenere conto pure della fame del calciatore, che si è garantito uno stipendio top a livello mondiale». 

Un trasferimento del genere solo la scorsa estate non si sarebbe concretizzato per meno di 100 milioni.
«Sono d’accordo. Stiamo in fondo parlando di uno dei migliori attaccanti del mondo. La realtà è però che ci attende un mercato probabilmente non scintillante. Le grandi rimarranno grandi e le piccole continueranno a fare affari minori, in generale però di soldi ce ne saranno meno, ce ne saranno pochi. Insomma, non mi aspetto molti trasferimenti multimilionari. Quello di Icardi potrebbe essere comunque uno dei più cari». 

Il PSG è forte e Parigi è bella. Ma la Ligue 1… come si fa a scegliere la Francia quando si è al top della carriera?
«Il livello del campionato francese non è eccelso, è vero, ma non è detto che, per Icardi, quella all’ombra della Tour Eiffel sia l’ultima tappa importante della carriera. Il ragazzo non mi pare infatti una bandiera; penso quindi che, in un futuro neanche troppo lontano, potrà provare la Spagna o la più che competitiva Premier League. Il PSG è quasi senza avversari in Patria e quindi difficilmente gli darà la possibilità di migliorarsi molto. Comunque è sempre una società importante e ricca».

Elementi non da poco.
«Lo sceicco Nasser Al-Khelaïfi è appassionato e continua a sostenere con grande impegno un club che già ora è da considerare come uno dei top 8-10 d’Europa. Per crescere ulteriormente servirà però parecchio lavoro. A livello organizzativo e strutturale ancora prima che per la squadra. Primeggiare in Champions League quando non hai una Lega “allenante” non è infatti di sicuro semplice. Rinnovare pure Neymar e Mbappé, oltre a Icardi, sarebbe comunque un nuovo passo verso l’eccellenza».

In attesa di raggiungere l'Olimpo, la società potrà continuare a collezionare campionati e coppe nazionali e Icardi, probabilmente, titoli da capocannoniere.
«E Wanda Nara, che sicuramente ha influito nella scelta del marito, potrà godersi le vetrine di una città affascinante. E magari sfruttare qualche offerta lavorativa francese». 

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