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COPENAGHENCondanne, ubriachezza molesta e talento sprecato per “el loco” Nicklas Bendtner

16.05.20 - 12:00
«Una notte a Londra le cose andarono fuori controllo e sarebbe potuta finire molto male»
Keystone (foto d'archivio)
Condanne, ubriachezza molesta e talento sprecato per “el loco” Nicklas Bendtner
«Una notte a Londra le cose andarono fuori controllo e sarebbe potuta finire molto male»
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COPENAGHEN - Fisico e qualità tecniche non gli mancavano. La testa però, quella non l'ha mai avuta. E così una carriera che sarebbe potuta essere molto, molto buona si è trasformata in una passerella con pochi flash.

Forse non sarebbe diventato un campionissimo, Nicklas Bendtner è però di certo stato uno di quelli che meno ha "approfittato" del talento avuto in dono. Il danese ha brillato – a tratti - solo nei primissimi anni, tra Birmingham City e Arsenal; poi ha però miseramente fallito (tra le tante) con Juventus e Nottingham Forest. Il 32enne si è fatto conoscere più per i suoi eccessi (video hot, provocazioni, l'aggressione a un tassista punita con 50 giorni di arresti domiciliari) che per i suoi numeri sul verde del campo. Il verde che, anzi, ha amato di più è stato – stando alle sue ultime dichiarazioni – quello del tavolo da poker.

«Ci ho giocato molto, sfidando anche dei professionisti - ha raccontato l'attaccante alla tv del suo Paese - È difficile quantificare la somma che ho perso, ma è di almeno sei milioni di euro. Non penso di avere avuto un problema con il gioco d'azzardo, sono stato quasi sempre in grado di controllare le mie azioni. Solo una volta, una notte a Londra, le cose andarono fuori controllo e sarebbe potuta finire molto male. Da allora ho però smesso di giocare tanti soldi».

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