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SUPER LEAGUENella morsa della pandemia: «Situazione difficile, riprendere in aprile sarebbe poco saggio»

12.03.20 - 07:01
Marco Degennaro, dg del Sion: «C'è in ballo la salute di tutti. Lo sport deve passare in secondo piano»
Keystone/archivio
Nella morsa della pandemia: «Situazione difficile, riprendere in aprile sarebbe poco saggio»
Marco Degennaro, dg del Sion: «C'è in ballo la salute di tutti. Lo sport deve passare in secondo piano»
Ora i club devono attendere le decisioni del Consiglio Federale: «Aspettiamo le prossime direttive, dopodiché lunedì si terrà l’Assemblea della Swiss Football League»
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SION - Fari spenti, spalti deserti, campionato congelato: Super e Challenge League, già da tempo, stanno facendo inevitabilmente i conti con il coronavirus. Con l’epidemia che sta via via travolgendo come un’onda tutta Europa e condizionando anche ogni genere di evento sportivo - pure in Inghilterra e Germania si iniziano a prendere i primi provvedimenti -, la situazione resta preoccupante e le società cercano di capire come muoversi.

In Svizzera, in attesa delle prossime decisioni del Consiglio Federale, i club stanno valutando tutti gli scenari. 

«Proprio così, al momento gli allenamenti vanno avanti, ma aspettiamo le prossime direttive - interviene Marco Degennaro, Direttore Generale del Sion - Noi abbiamo già svolto diverse riunioni anche con il Cantone, stiamo tutti cercando di capire come procedere e quale sia la cosa migliore da fare. Ripresa a porte chiuse, nuovo stop, cancellazione dei vari campionati: si valutano tutte le possibilità. In questi giorni le autorità dovranno decidere se prolungare o rinforzare le misure e i divieti in vigore. Dopodiché si vedrà. Noi dobbiamo ascoltare e seguire le direttive: ovviamente le nostre decisioni dipenderanno da quelle del Consiglio Federale».

Le sensazioni però, tanto più dopo le notizie di ieri - l'Oms ha dichiarato la pandemia mondiale e sport in Ticino è stato fermato del tutto -, non sono positive.
«La situazione è davvero complicata e la sensazione è quella che si vada almeno verso un’estensione di questo stop. Visto che ci dicono che dobbiamo stare a 1.5 metri di distanza l’uno dall’altro, non vedo come si possa pensare che 30 persone stiano in uno spogliatoio. Credo che ricominciare ad aprile sia abbastanza improbabile e poco saggio. Ora non si può avere una visione sul lungo periodo - 2-3 mesi - , ma sappiamo che la situazione sta peggiorando».

Nel concreto quali sono i prossimi step?
«Entro venerdì arriverà la decisione del Consiglio Federale, mentre lunedì avremo l’Assemblea della Swiss Football League a Berna. Ovviamente i club e la SFL devono pensare in primis alla salute. In un momento del genere lo sport passa in secondo piano. Anzi deve passare in secondo piano. Non bisogna avere paura di prendere decisioni forti. Si dice che in ballo ci sono anche gli Europei… ma in ballo c’è la salute di tutti».

A proposito degli Europei ci sono anche altri fattori da prendere in considerazione. Nel caso in cui lo stop dei campionati dovesse perdurare, bisogna infatti chiedersi in che condizioni i giocatori arriverebbero alla kermesse continentale…
«Giustissimo. Sia a livello atletico che mentale, tanto più con un torneo itinerante».

Nel frattempo le Coppe Europee (tentano) di andare avanti.
«Abbiamo visto quel che è successo all’Arsenal, con diversi membri dello staff - e forse anche giocatori - in quarantena. È complicato. Anche l’UEFA deve arrivarne a una. Un’opzione è quella di posticipare la ripresa dei campionati, farli finire in estate e spostare gli Europei al 2021. Una possibilità è anche quella di non finire i campionati: Non sarebbe una tragedia. Ora c’è qualcosa di più importante da gestire». 

Insomma tanti dubbi e incognite, ma anche una certezza: a livello economico, per tutte le società, sono (e saranno) tempi duri. 
«Da quel lato la situazione è a dir poco drammatica. Noi a Sion, oltre alle mancate entrate legate alle partite, abbiamo dovuto annullare il Galà al quale avrebbe dovuto partecipare anche Andrea Bocelli. Per noi sarebbe stato un introito determinante per la seconda parte della stagione. Ora, senza un aiuto da parte magari del Cantone o della SFL - che avrà delle riserve -, penso sia difficile arrivare a fine stagione. Non si gioca e si pagano gli stipendi: diventa quasi impossibile. In questo modo i club rischiamo grosso».

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COMMENTI
 

Diablo 4 anni fa su tio
Lo sport professionisto.......dove girano soldi a livelli pazzescdhi e gli interessi delle pay tv, dei diritti delle tv e di quanto gira dalla A alla Z: é secondo piano. Ve lo dice uno che ama i suoi colori come pochi.....e che dice che torneremo a cantare, torneremo a tifare ma oggi abbiamo una partita ben piú importante per la quale vale impegnarsi sacrificarsi..e questo é anche essere Ultras.....

castigamatti 4 anni fa su tio
situazione drammatica si, ma per la salute pubblica...dello sport cà ma futte….

Corri 4 anni fa su tio
Come deciso all’ hockey, annullare la stagione, ma con in più anticipare già a 12 squadre la prossima stagione anziché 2021/2022.

Corri 4 anni fa su tio
La situazione è drammatica, si deve chiudere tutto, lasciare passare solo frontalieri infermieri. I negozi anche da chiudere e lasciare solo supermercati aperti con entrate limitate. I politici compreso la sanità non vogliono bloccare tutto per via dell’economia, la salute pubblica passa in secondo. Da fonte preso, il virus sta mutando, in Cina non hanno sottovalutato la situazione è preso misure drastiche. Qui in Svizzera niente. L’economia passa in primis.

SSG 4 anni fa su tio
Risposta a Corri
in Cina hanno sottovalutato la situazione e infatti è sfuggita di mano fino a diventare mondiale!

tazmaniac 4 anni fa su tio
Risposta a Corri
Tranquillo, a breve passerà in secundis anche quella...peccato che nel frattempo qui saremo impestati come non mai...
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