Il tecnico del Bologna vede la luce in fondo al tunnel: «Ho ripreso ad allenarmi un pochino per tornare in forma»
BOLOGNA (Italia) - Sta per ottenere la vittoria più bella. Sinisa Mihajlovic è vicino a sconfiggere la leucemia, malattia contro la quale sta lottando da sei lunghi mesi.
Il peggio sembra essere alle spalle tanto che il tecnico del Bologna ha pure potuto iniziare a svolgere un po' di attività fisica. «Ho ripreso ad allenarmi un pochino per tornare in forma, perché dopo quattro mesi senza fare niente e prendendo 17 pastiglie al giorno mi sono un po’ gonfiato», le sue parole a Verissimo.
Il 50enne ha poi spiegato il duro percorso intrapreso negli ultimi mesi... «Ho fatto tredici chemioterapie in cinque giorni, ma già dopo la terza avevano annientato tutto. Il primo ciclo è stato il più pesante, mi sono venuti anche degli attacchi di panico che non avevo mai avuto perché ero chiuso in una stanza con l’aria filtrata: non potevo uscire e stavo impazzendo. Volevo spaccare la finestra con una sedia, poi mia moglie e alcuni infermieri mi hanno fermato, mi hanno fatto una puntura e mi sono calmato».
Quindi sul suo grande amico Ibra... «È come un fratello, da giocatori ci siamo anche scontrati, poi dopo siamo diventati amici. Mi è dispiaciuto che non sia venuto a Bologna ma capisco la scelta del Milan, anche se da noi si sarebbe divertito di più. Abbiamo un carattere molto simile e molto forte. Sono contento sia tornato in Italia, speriamo solo che contro di noi non possa giocare a causa di qualche ammonizione, così avremo un problema in meno».