Il bomber svedese, ko nel derby ed eliminato con i suoi Galaxy, si è scatenato nel post partita: «Sono abituato a giocare davanti a 80'000 spettatori. Questa era una passeggiata nel parco»
LOS ANGELES (USA) - L'avventura di Ibra ai Los Angeles Galaxy - 52 reti in 56 presenze - si è conclusa questa notte (salvo colpi di scena). Il bomber svedese, insieme ai suoi compagni, è stato sconfitto 5-3 dai "cugini" del Los Angeles FC nei quarti dei playoff di MLS. Autore del momentaneo 2-2, Ibrahimovic è sbottato a fine partita. Prima si è rivolto in maniera provocatoria ad un tifoso avversario toccandosi le parti basse, poi si è scontrato con un dirigente dei rivali, chiudendo in bellezza in conferenza stampa.
«Cosa farò l’anno prossimo? Non lo so. Se resto sarà un bene per la MLS perché così tutto il mondo la seguirà. Se vado via nessuno si ricorderà di questa Lega», ha detto Ibra, che ora è praticamente un giocatore svincolato e deve scegliere la sua prossima squadra.
L'attaccante, nel mirino di alcuni club anche in Italia, ha poi criticato il pubblico del Banc of California Stadium (circa 20 mila spettatori): «Non vorrei essere irrispettoso, ma questo per me è stato come un allenamento. Questo stadio è piccolo. Io sono abituato a giocare davanti a 80 mila spettatori. Questa era una passeggiata nel parco».