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SUPER LEAGUELugano obbligato a una scomoda dieta

23.09.19 - 10:00
Neppure contro il Lucerna i bianconeri sono riusciti a vincere. Il loro digiuno di successi dura - in campionato - dal 21 luglio
keystone-sda.ch/STR (Samuel Golay)
Lugano obbligato a una scomoda dieta
Neppure contro il Lucerna i bianconeri sono riusciti a vincere. Il loro digiuno di successi dura - in campionato - dal 21 luglio
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - Niente da fare: non sembra proprio essere l'anno del Lugano.

Una volta ancora a una buona prestazione non ha infatti fatto seguito, per i bianconeri, un successo. E così l'impegno interno con il Lucerna, che sulla carta pareva buono per ingrassare la classifica, è andato in archivio con un pari insipido. Anche deludente, per come è maturato. Per quel che si è visto in campo.

Perché è vero che nella prima parte di match gli svizzerocentrali si sono fatti preferire, testando a più riprese la tenuta della retroguardia guidata da Maric, ma è anche vero che nei secondi 45' c'è praticamente stata una sola squadra in campo.

Chi aveva dubbi sulla tenuta atletica di Baumann e compagni è stato zittito. Velocemente in vantaggio con Junior, i padroni di casa hanno infatti subito - senza però mai andare in difficoltà - gli attacchi di un avversario determinatissimo. Poco prima della mezzora è arrivato il pari, è vero, ma solo a causa di una dormita di Daprelà, che ha regalato gloria a Margiotta. Il Lugano ha insomma sofferto e lasciato il pallino del gioco in mano al Lucerna, più (forse) per la poca abitudine all'impegno ravvicinato in competizioni diverse che per un serbatoio di energie vuote. Che di carburante da bruciare ne avevano ancora parecchio i ticinesi lo hanno dimostrato nei secondi 45' nei quali, senza soluzione di continuità, hanno premuto dalle parti di Marius Müller. Hanno creato e sprecato (hanno anche rischiato, costringendo Baumann agli straordinari per disinnescare un paio di contropiedi velenosi dei rivali), ma non sono riusciti a passare. Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, dunque? Se a osservarlo è un ragioniere, un architetto, una persona avvezza ai numeri insomma, è sicuramente più vacante che altro: le giornate senza vittoria sono diventate sei e la classifica è pessima. Se a scrutarlo è un filosofo o un poeta, qualcuno che sa trarre del buono dalle difficoltà, allora è sicuramente colmo: continuando a giocare così i risultati non potranno tardare troppo. Il problema di mister Celestini, l'unico che rischia in questo momento, è che, per deformazione professionale, Renzetti mastica numeri piuttosto che tomi.

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COMMENTI
 

GI 4 anni fa su tio
le diete, se ben gestite, non fanno mai male....permettono di essere meno pesanti (o più snelli se volete)....a tutto vantaggio dello scheletro....
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