Il presidente del Lugano Angelo Renzetti si è espresso in merito alle ultime operazioni di mercato che hanno coinvolto i bianconeri: «Manicone? È un professionista serio»
LUGANO - Il Lugano ha messo sotto contratto l'attaccante nigeriano Franklin Olanitori Sasere.
Il 21enne proviene dal Sunshine Stars e si è accordato con i bianconeri per le prossime tre stagioni. «È un po' una scommessa», ha analizzato il numero uno del club Angelo Renzetti. «L'avevamo già provato lo scorso anno - ed era anche sceso in campo durante l'amichevole contro il Brescia - ritenendolo interessante e fisicamente molto forte, ma ancora piuttosto grezzo. A distanza di qualche mese abbiamo voluto rivederlo e devo dire che ci ha fatto un'ottima impressione, sembrando addirittura un altro giocatore a livello tecnico. È migliorato notevolmente e oltre a questo è un ragazzo con la testa sulle spalle, si sta applicando molto e ha la volontà di arrivare. Se uno più uno fa due, penso che potremo vincere la scommessa».
Dal punto di vista delle cessioni invece, la società ticinese ha deciso di risolvere consensualmente i contratti di Valon Fazliu e Younes Bnou-Marzouk, mentre ha prestato per un anno Carlo Manicone al Bisceglie (Serie C italiana). «Fazliu e Marzouk avevano ancora due contratti importanti e nello stesso tempo poco mercato. Abbiamo valutato in questo senso per non continuare a investire e non dover sopportare anche questi oneri. Non è così semplice vendere un giocatore e ne abbiamo avuto la prova con Junior. Il prestito di Manicone? È motivato a iniziare la sua nuova avventura e io sono molto contento che abbia aderito con spontaneità e volontà. È un professionista serio, ha la mentalità giusta e mettendosi in gioco ha la possibilità di crescere come calciatore. Questo è già un sinonimo di riuscita. Non dimentichiamoci che in passato aveva vinto il premio come migliore giocatore al torneo di Viareggio, lo aspettiamo. Sono convinto che disputerà un buon campionato di Serie C e che tutte le parti coinvolte ne trarranno beneficio. Volevamo che anche Guidotti accettasse questo esperimento, ma il ragazzo non ha aderito e secondo me ha commesso un errore. Sono infatti dell'idea che se si ha il desiderio di diventare un vero calciatore, bisogna evitare di stare sempre nel proprio pantano. L'ideale sarebbe uscire e provare a mettersi in discussione».