Cerca e trova immobili
«Se oggi c'era una squadra che doveva vincere questa era il Lugano» C'è grande delusione in casa bianconera per la sconfitta contro il Sion. Celestini: «Se non si segna...»
LUGANO - La delusione è tangibile in casa Lugano. La partita contro il Sion è stata dominata. Sono state create occasioni, sono stati colpiti due pali... ma alla fine i 3 punti sono andati ai vallesani.
“Mister, questa è una sconfitta che brucia”, abbiamo detto a Fabio Celestini. «Direi proprio di sì – ha risposto l'allenatore bianconero - Molte volte, nel calcio, un rigore, un'espulsione o una casualità determinano una vittoria o una sconfitta. La sensazione è che se oggi c'era una squadra che doveva vincere questa era il Lugano. Poi, alla fine, se non si segna... ci siamo creati dei problemi e gli avversari ci hanno castigato».
C'è poco da rimproverare a chi è sceso in campo: si è tentato fino all'ultimo di segnare... «Giusto. Ci si è provato, si è fatto quello che serviva fare, però non è bastato».
E dire che, alla fine, il Lugano ha giocato con ben quattro punte. «La squadra mi ha dato questo input, chiaro ho rischiato, ma avevamo la partita in mano: bisognava cercare di trovare la rete per andare in vantaggio. Non segnare in tre partite non fa piacere. Il calcio ci dice che dobbiamo fare di più, dobbiamo essere consapevoli che oggi non ci siamo riusciti. Però qualcosina manca. Ma restiamo positivi, non possiamo buttare via tutto quello che è stato fatto, altrimenti vuol dire che quando vinciamo siamo bravi e quando perdiamo siamo scarsi. Adesso non dobbiamo perdere la fiducia in noi stessi, perché funziona. Le occasioni ci sono state, sono contento del calcio che sto vedendo, ma ogni tanto i risultati purtroppo non sono favorevoli».
