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L'OSPITE – ARNO ROSSINI«Che il Lugano sia disperato quanto lo Xamax»

22.05.19 - 07:01
Quella di Neuchâtel è LA partita per il Lugano, che si sta giocando la possibilità di qualificarsi per la prossima Europa League. Arno Rossini: «Celestini metta la lavagna in cantina»
Keystone (foto d'archivio)
«Che il Lugano sia disperato quanto lo Xamax»
Quella di Neuchâtel è LA partita per il Lugano, che si sta giocando la possibilità di qualificarsi per la prossima Europa League. Arno Rossini: «Celestini metta la lavagna in cantina»
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NEUCHÂTEL – Il calendario di Super League dice che nelle ultime due giornate il Lugano, terzo della classifica, sfiderà lo Xamax in trasferta (questa sera, ore 20) e poi il Grasshopper in casa (sabato, ore 19).

Con le Cavallette ormai naufragate, non sembra sbagliato prevedere una facile vittoria bianconera nel turno conclusivo. Per avere la certezza di chiudere l'anno sul podio del campionato, Sabbatini e soci dovranno quindi andare a fare i tre punti alla Maladière.

«E non sarà per nulla semplice – ha sottolineato Arno Rossini – i rossoneri sono disperati ma non spacciati né allo sbando. Hanno ancora la possibilità di salvarsi. Metteranno in campo tutto quel che hanno».

Dopo un recupero incredibile, nelle ultime due giornate si sono fatti beffare da Zurigo e Sion.
«Quelle due partite hanno un po' rispecchiato il campionato. C'è stato tanto equilibrio e si sono risolte solo alla fine. La truppa di Henchoz è comunque viva e pericolosissima. Dietro è solida e davanti, con Nuzzolo e Ademi, qualcosa sa sempre fare».

Meglio affrontarla ora, che ha perso certezze?
«Gli ultimi due rovesci hanno di sicuro fatto male e fatto nascere qualche insicurezza. Lo Xamax è ferito. Guai però a sottovalutarlo».

La fiammella della speranza ancora c'è.
«E il Lugano deve provare a spegnerla in fretta».

Un solo punto, forse, basterebbe ai ticinesi in vista della passeggiata con il GC...
«Giocare per il pari sarebbe un errore imperdonabile. Attendere il Neuchâtel vorrebbe dire sprecare un'occasione e, soprattutto, rischiare molto. I bianconeri devono scendere in campo e provare a imporre il loro gioco in quella che è LA partita. Lo Xamax è disperato? Il Lugano deve esserlo di più. O almeno in quel modo deve interpretare l'incontro. Chi sarà della sfida dovrà “sentire l'odore del sangue” e andare a caccia dell'avversario».

Ci sono schemi, moduli, movimenti...
«Alla penultima di campionato? A questo punto la tattica conta meno. Conta la testa».

Celestini può dunque evitare di prendere la lavagna per dare indicazioni ai suoi?
«A questo punto, la lavagna Celestini può anche metterla in cantina. Ora non si può più insegnare nulla né lavorare per correggere qualcosa. Si deve aver voglia di vincere per centrare l'Europa».

E un terzo posto che vale parecchi soldi.
«Dà la certezza di fare degli introiti. Se il Lugano non dovesse raggiungere quel piazzamento, economicamente sarebbe una sconfitta».

Ci sono sempre i preliminari.
«Che ti costringono a stravolgere il lavoro estivo e che ti costano una fortuna. Il tutto senza poi darti certezza alcuna di qualificarti per i gironi della seconda coppa continentale».

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