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CALCIO«Il GC si è nascosto dietro al blasone, ora serve un repulisti»

18.05.19 - 11:00
Davide Morandi sul figlio Giotto: «Si è meritato l'esordio in Super League, ma il GC ha sbagliato gestione»
TiPress (foto d'archivio)
«Il GC si è nascosto dietro al blasone, ora serve un repulisti»
Davide Morandi sul figlio Giotto: «Si è meritato l'esordio in Super League, ma il GC ha sbagliato gestione»
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LUGANO - La finale di Coppa Svizzera tra Basilea e Thun - in agenda domenica -, il fallimento del Grasshopper e la grande gioia per l'esordio in Super League del figlio Giotto. Davide Morandi - ex allenatore del Lugano - si è espresso su alcuni temi d'attualità.

«La partita di domenica? L'unico vantaggio che vedo per il Thun è che si giocherà sul sintetico. Per il resto reputo che il Basilea sia ampiamente favorito, soprattutto dal punto di vista fisico hanno più argomenti da far valere. Inoltre l'assenza di Hediger sul fronte bernese sta complicando maledettamente le cose». 

Capitolo GC: il club più titolato del calcio svizzero scende in Challenge...
«Il fallimento non è mai la conseguenza di qualcosa a corto termine, ma ha sempre radici più profonde. In questo caso è dovuto al continuo e repentino cambiamento di persone nella gestione del club e a all'incapacità di focalizzarsi su ciò che davvero conta. Inoltre per troppi anni ci si è nascosti dietro alla storia e al blasone del club. Il blasone va lasciato da parte, conta solo il lavoro e a Zurigo si è lavorato poco e male...».

Bisognerà ripartire da zero?
«Sì, serve un repulisti generale. Non si dovrà puntare subito alla Super League, poiché tornarci non sarà una passeggiata scolastica. Ora devono pensare a ripulire la loro immagine, giocare al Letzigrund davanti a 2'500 persone contro Winterthur, Sciaffusa o Chiasso non rispecchia quella che è la storia della società. Per questo sono convinto che, come prima cosa, ci si debba abituare a questa nuova realtà». 

Questo GC, però, evocherà sempre dei bei ricordi per te e tuo figlio Giotto...
«Chiaramente il giorno dell'esordio (il 3 febbraio, ndr) non lo dimenticheremo mai. È un esordio che si è ampiamente meritato. Quel che però mi ha lasciato perplesso, e non me ne voglia mio figlio, è il fatto che il Grasshopper durante l'arco di tutta la stagione abbia schierato 39 giocatori. Questo non fa altro che confermare come il club abbia avuto diversi problemi anche dal punto di vista della crescita sportiva dei giocatori».

Un esordio arrivato anche grazie ai consigli del papà...
«Negli ultimi anni ho sostenuto Giotto soprattutto dal punto di vista mentale, poiché non è sempre evidente muoversi quando non hai ancora 20 anni. Ora, invece, tendo a staccarmi un po' di più perché reputo che si sia costruito le competenze per gestirsi al meglio autonomamente. Ma lui sa che io sono sempre presente...». 

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COMMENTI
 

roma 4 anni fa su tio
Piangina in "action"

bananajoe 4 anni fa su tio
Tante prediche ai genitori per poi lasciare queste dichiarazioni... mah
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