Il Tottenham, trascinato dalla tripletta del brasiliano, ha affondato l’Ajax e vissuto una serata indimenticabile. Eriksen: «È stata una sfida assurda». Moura: «Impossibile spiegare come mi sento»
AMSTERDAM (Olanda) - Dopo quella del Liverpool sul Barcellona, ieri sera è andata in scena un'altra "remuntada" memorabile firmata questa volta dal Tottenham. Finale di Champions tutta inglese al Wanda Metropolitano, dove l'1 giugno si troveranno di fronte i Reds di Klopp e gli Spurs di Pochettino, che ad Amsterdam hanno affondato l'Ajax quando molti tifosi olandesi stavano già prenotando i biglietti per Madrid…
Il duello, pazzesco e spettacolare, si è deciso al 96' col tris calato da Lucas Moura, che ha completato una rimonta incredibile. Battuti 0-1 all'andata e sotto 0-2 ieri all'intervallo, gli Spurs hanno vinto 3-2 all'ultimo respiro.
Il brasiliano, autore di una sontuosa tripletta, ha vissuto una serata indimenticabile. «È il miglior momento della mia carriera e di questo devo ringraziare i miei compagni: quello che sto vivendo è incredibile. È davvero impossibile spiegare come mi sento. Era difficile affrontare e superare l'Ajax in questo stadio, ma ci abbiamo sempre creduto nonostante le numerose assenze».
Anche Christian Eriksen, fantasista danese, ha commentato l'incredibile epilogo della Johan Cruijff Arena. «È stata una sfida assurda. Eravamo al tappeto, poi abbiamo provato a reagire e siamo stati anche fortunati. Da sportivo dispiace per l'Ajax, che nelle due partite ha giocato meglio do noi. Siamo stati bravi a segnare, abbiamo vinto con il cuore e con Lucas Moura... Ha avuto una stagione con diversi alti e bassi ma ci ha portati in finale: spero gli facciano una statua».