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SUPER LEAGUE«Nell'ambiente si sente fiducia. Futuro? La mia disponibilità è massima»

05.04.19 - 16:04
Fabio Celestini, mister del Lugano, ha lanciato la sfida in programma domenica al St. Jakob contro il Basilea: «Cercheremo di fare la nostra partita e rendere scomoda la loro...»
TiPress/Foto d'archivio
«Nell'ambiente si sente fiducia. Futuro? La mia disponibilità è massima»
Fabio Celestini, mister del Lugano, ha lanciato la sfida in programma domenica al St. Jakob contro il Basilea: «Cercheremo di fare la nostra partita e rendere scomoda la loro...»
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LUGANO - Reduce dai pareggi contro GC e Xamax, domenica il Lugano fa visita al Basilea di Koller. I renani sono saldamente al secondo posto con 51 punti, ovvero a +13 dal Thun (terzo). Per i bianconeri, che dovrebbero recuperare Daprelà (Junior invece è ancora in forse) quello del St. Jakob sarà il terzo match di una settimana molto intensa. 

«In questi casi si lavora sul recupero fisico e mentale, si parla col gruppo per capire bene chi è al 100% sotto questi aspetti - esordisce Fabio Celestini in conferenza stampa - Poco tempo a disposizione per lavorare? Sì, è difficile concentrare il lavoro in pochi giorni, ma anche il Basilea è nella stessa situazione. In fondo ai ragazzi piace di più giocare che allenarsi... è anche bello affrontare settimane come queste».

Col Basilea, nell'ultimo incrocio, il Lugano ha giocato un buon match chiuso sull'1-1.
«Abbiamo fatto bene, vogliamo ripeterci. Nel 2019 il Basilea è ancora imbattuto... speriamo di essere noi a riuscire nell'impresa di sconfiggerli. Dovremo fare una grande partita anche negli ultimi 30 metri. Nelle ultime due gare abbiamo creato tanto, ma le reti sono venute un po’ a mancare. Speriamo di averle tenute per domenica...(ride, ndr). Osservati speciali nel Basilea? Tutti... hanno grandi giocatori come l’YB. Dovremo fare una partita importante a livello collettivo e fare attenzione ad ogni dettaglio. Palle ferme, fase offensiva, difensiva, transizione... sappiamo che anche loro hanno dei pregi e difetti. Cercheremo di fare la nostra partita e rendere scomoda la loro».

Il Lugano, imbattuto da 5 partite, vuole continuare questo trend positivo.
«Nell'ambiente si sente fiducia. Non c’è mai una sensazione negativa: i ragazzi giocano con la massima convinzione. C’è consapevolezza d’aver fatto bene e che i risultati non vengono mai per caso. Finché continueremo così abbiamo le nostre chance sia in casa che fuori...».

Per gli ultimi due pareggi Celestini non nasconde però un po' di rammarico.
«Il rammarico c'è perché la squadra ha fatto quello che doveva. Almeno due punti in più sarebbero stati l'ideale, ma ci abbiamo provato. È vero che abbiamo pareggiato con le ultime due, ma stiamo parlando di un campionato a 10 squadre... Il Thun è terzo e non vince dai 5 partite: in un torneo come la Super League bisogna sempre fare molta attenzione. Xamax e GC giocano alla morte. Con lo Xamax abbiamo fatto una gran partita a livello di possesso palla e “produzione” di gioco. Poi i tiri in porta sono stati troppo pochi e questo è vero. Accetto le critiche perché in casa con lo Xamax si dovrebbe vincere, ma ci abbiamo provato in ogni modo».

Renzetti è molto fiducioso in ottica quarto posto. Il mister cosa pensa?
«Alla fine siamo più vicini al quarto che al nono. Possiamo guardare su, ma siamo anche in 5 squadre in questa situazione... È un "casino" parlare di classifica nel campionato svizzero. In due-tre partite può cambiare tutto».

I bianconeri sanno cambiare modulo anche a partita in corso, ottenendo buoni risultati.
«Questa, per me, è la soddisfazione più grande. È una soddisfazione poter cambiare modulo e vedere che la squadra lo sa interpretare. Certo ci vuole coerenza per sfruttare le caratteristiche dei giocatori. Chiedo a ogni ragazzo di fare quello che sa... Magari posso spostare leggermente la sua posizione in campo, ma non viene snaturato il suo gioco. Contro ogni avversario ci si deve adattare. Janko titolare è un'ipotesi? No, la nostra filosofia di gioco è un po' diversa. Con lui dobbiamo cambiare tipologia. In quel caso servono molti cross, palle lunghe. Parlo sempre con lui e lo sa: col nostro sistema di gioco è più adatto per entrare a partita in corso e cambiare le carte in tavola».

La difesa bianconera ha subito 2 gol nelle ultime 5 partite. In questo senso è molto prezioso il lavoro del vice-allenatore Mirko Conte.
«Lo ritengo più bravo di me a livello difensivo, proprio per questo ci dividiamo il lavoro. Il suo ruolo è molto importante anche per quello che trasmette ai ragazzi con la sua esperienza».

Sadiku sta lavorando per tornare sui suoi migliori livelli. Soddisfatto di quanto fatto sin qui dall'attaccante? 
«Sicuramente, sta facendo il suo. Poterlo avere in campo in tutte le partite, dopo un infortunio come il suo (rottura del legamento crociato, ndr), è già un ottimo risultato. Ce lo auguravamo nella migliore delle ipotesi. Dopo un serio infortunio un po’ di rischio c’era, ed invece non ha più avuto problemi. Ora sta cercando di recuperare la miglior condizione».

Ultime battute sul futuro del mister. Celestini, al timone dei bianconeri da ottobre, sa già cosa farà il prossimo anno?
«Non so ancora, ma è una bella sfida. L’unica cosa su cui mi concentro è il lavoro quotidiano con la squadra. Sono venuto a Lugano per mettermi in gioco e lavorare, non per soldi o contratti. Non chiedo niente, voglio solo lavorare e ripagare la società per la fiducia che mi ha dato. Cercherò di fare sempre il massimo e valorizzare i giocatori a mia disposizione».

Se ti chiedessero di rimanere?
«Rimarrei...(ride, ndr). La mia disponibilità è massima. Ho sempre avuto la massima fiducia e la disponibilità di tutto l'ambiente. Anche dopo le partite non vinte c’è stata serenità e mi hanno lasciato lavorare tranquillamente, tanto più ora con una buona serie di risultati. Il mio futuro non mi preoccupa: se alla fine il Lugano decide di parlare con me sarò contentissimo. Se non dovesse farlo sarò comunque soddisfatto nel caso in cui sia riuscito a fare bene e valorizzate dei giocatori. Il quel caso avrei un bel biglietto da visita per trovare qualcos'altro, altrimenti tornerò a Panama dove sta la mia famiglia... anche lì si sta piuttosto bene... (conclude sorridendo il mister, ndr)».

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