Spostato a giugno il termine della trattativa tra l'attuale presidente e Leonid Novoselskiy. Lì si capirà se il club cambierà azionista di maggioranza
LUGANO - «Il 31 marzo non cadrà il mondo», ci aveva confidato Angelo Renzetti la scorsa settimana, cercando di spostare l'attenzione di tutti dagli aspetti societari - leggasi cessione - al campo.
Per evitare di distrarre ulteriormente una squadra che sta lottando per chiudere il campionato tra le prime cinque della graduatoria, il presidente del Lugano ha preso di petto la situazione; ha spostato di qualche mese ogni discorso con Leonid Novoselskiy.
Come riportato da La Regione, il numero uno bianconero ha confermato che la trattativa è stata stoppata ma non per questo c'è stato un allontanamento tra le parti. «Torneremo ad affrontare la questione. Con posizioni che sono sempre state molto vicine».
Il termine entro il quale Renzetti avrebbe dovuto "accettare" il passaggio di consegne, o farlo saltare, pagando una penale, era il 31 marzo. I discorsi per la cessione del pacchetto di maggioranza delle azioni riprenderanno invece a giugno, a bocce ferme, quando si saprà come sarà terminata la Super League.