Il portiere del PSG ha raccontato alcuni aneddoti relativi al suo passato
PARIGI (Francia) - Tra 20 giorni Gigi Buffon festeggerà 41 anni. La carriera del portierone del PSG? Non tutta rose e fiori. Come già in passato gli era capitato di fare l'ex Juve ha parlato del periodo duro attraversato in passato, durante il quale ha dovuto convivere con una depressione.
«Per qualche mese, ogni cosa perse di senso - le parole di Buffon a "Vanity Fair" - Mi pareva che agli altri non interessassi io, ma solo il campione che incarnavo. Che tutti chiedessero di Buffon e nessuno di Gigi. Fu un momento complicatissimo. Avevo 25 anni, cavalcavo l’onda del successo e della notorietà. Un giorno, a pochi minuti da una partita di campionato mi avvicinai a Ivano Bordon, l’allenatore dei portieri, e gli dissi: “Ivano, fai scaldare Chimenti, di giocare io non me la sento”. Avevo avuto un attacco di panico. Non ero in grado di sostenere la gara».
Un capitolo della sua vita che Gigi non cancellerebbe mai... «Se non avessi condiviso quell’esperienza, quella nebbia e quella confusione con altre persone, forse non ne sarei uscito. Ebbi la lucidità di capire che quel momento rappresentava uno spartiacque tra l’arrendersi e fare i conti con le debolezze che abbiamo tutti. Non ho mai avuto paura di mostrarle né di piangere, una cosa che mi capita e di cui non mi vergogno affatto».
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