Come già capitato molte volte nelle ultime settimane, i bianconeri hanno firmato una buona prestazione. Quello di Zurigo è però stato il sesto match consecutivo senza vittorie
LUGANO. Il Lugano ha chiuso il 2018 pareggiando 0-0 a Zurigo. Punto buono? Sicuramente prezioso.
Si può essere soddisfatti del pari centrato dal Lugano al Letzigrund? I bianconeri avrebbero potuto e forse dovuto fare qualcosa in più. Tenuto conto delle assenze, di quanto mostrato sul campo e pure del piccolo allungo in classifica su Grasshopper e Neuchâtel Xamax, ai ticinesi il risultato non può in ogni caso non andare bene.
Davanti a un avversario ambizioso e molto forte - anche se non certamente continuo - Gerndt e compagni hanno firmato una buonissima prestazione. Sono partiti a razzo e hanno preso presto il comando delle operazioni. Hanno costretto i rivali alla loro trequarti e provato a impensierire Brecher. La loro volontà non si è tuttavia trasformata anche in concretezza e così, con qualche affanno, i padroni di casa sono arrivati “salvi” all'intervallo. Nonostante la gita europea ancora nelle gambe, nei secondi 45' Marchesano e soci sono cresciuti, prendendo possesso del centrocampo e ricacciando il Lugano lontano dalla loro area. Escludendo il clamoroso palo centrato da Kasai a un pugno di secondi dal termine, anche loro hanno in ogni caso creato poco, dando l'impressione di puntare a un pareggio... che ha permesso a molti di sospirare ma a pochi di ridere.
I bianconeri, per esempio, avevano le carte in regola per chiudere l'anno con una festa. Si sono invece forse accontentati. Così facendo hanno però dato una volta ancora l'impressione di non essere in grado di salire l'ultimo gradino e hanno allungato a sei partite la striscia senza vittorie. Giusto essere sereni e preoccuparsi solo di lavorare; con l'anno nuovo, se si vorranno evitare brutte sorprese, la musica dovrà però cambiare.