È successo a margine della sfida di campionato fra Lazio e Milan terminata 1-1
ROMA (Italia) - Sono arrivate un po' a sorpresa le scuse. Dopo la baraonda fatta scattare ieri dalle sue parole, il vicepremier Matteo Salvini, grande tifoso rossonero, ha fatto dietrofront:
«Gattuso è il miglior allenatore che il Milan possa avere e io ho parlato da tifoso. Diciamo che magari con qualche cambio sarebbe però finita in maniera diversa. Ho immensa stima per Gattuso come calciatore e allenatore. Quando ieri sull’1-0 l’allenatore della Lazio ha fatto tre cambi con tre uomini freschi e noi non abbiamo fatto manco un cambio nonostante ci stessero pressando da venti minuti, ho parlato da tifoso».
Ma cosa è successo ieri sera al termine di Lazio-Milan? Dopo il pareggio dei biancocelesti - arrivato al 94' - Salvini, a "Top calcio 24", si era espresso così: «Una volta che segni in una partita così complicata è normale che ti chiudano dietro. Gattuso cosa aspettava a cambiare? I supplementari? Ne avevamo almeno tre sulle gambe causa pioggia e campo pesante. Spiegatemi questa testardaggine di Gattuso. Negli ultimi 10′ mettine due o tre che corrono. Metti Castillejo e togli Borini che andava come mia nonna. L’Olimpico era imbestialito con Banti ma resto sul risultato: se passi in vantaggio e sai che ti chiudono, mettine due freschi sulle fasce. Durante un contropiede Cutrone e Suso erano stanchi morti poveretti. Se hai qualcun altro al loro posto quella palla la gestisci meglio e con serenità. E non serviva un allenatore esperto, ci sarei arrivato anche io senza patentino e anche chi era a casa e non stava preparando la pasta al sugo».
La risposta seccata del tecnico del Milan non si era fatta attendere: «Io non parlo di politica perché non capisco nulla. A Salvini dico di pensare alla politica perché ci sono problemi molto grandi in Italia e se ha il tempo di pensare anche al calcio significa che siamo messi male».